Il quartiere della City è uno dei più visibili di tutta la città di Mosca, oggi vi porterò intorno ai grattacieli delle più grandi compagnie finanziarie mondiali, un cammino intorno a palazzi alti oltre 300m che incombono su vecchi quartieri residenziali il cui destino è già deciso.
La stazione della metro Krasnopresnenskaja è esattamente sotto uno dei palazzi facente parti del gruppo delle Sette Sorelle voluti da Stalin per cambiare completamente la faccia della nuova capitale. Il palazzo Kudrinskaya è principalmente residenziale ed era destinato all’élite russa. Scendo lungo la collina per arrivare al fiume e costeggiare il palazzo del parlamento di cui vi avevo parlato qui.
Tutta l’area è da moltissimi anni occupata da fabbriche e centri espositivi che nel tempo hanno cambiato dimensione e forma. Si vede ancora il vecchio centro fiera che appare quasi microscopico confrontato con i giovani vicini. I grattacieli della City hanno iniziato ad essere costruiti nel 2003. Oggi crescono velocemente e nel 2024 c’è in previsione di concludere la One Tower che supererà i 400m e 109 piani.
Vecchie case soffocate da nuovi colossi
Appena prima di entrare all’interno del quartiere finanziario c’è il parco Krasnaya Presnya che offre l’unico spazio verde della zona. Un piccolo angolo di relax, silenzio e colore in mezzo a cemento e Maybach. Non posso evitare di prendere un gelato in uno dei tanti carretti che vendono snack e bibite. Il mio preferito si chiama Eskimo. Una marca storica sin dai tempi dell’Unione Sovietica. Un gelato industriale su stecco di cui si può scegliere il gusto e che viene immerso a piacere in tre tipologie di cioccolati che si solidificano all’istante. Con questa carica di felicità mi immergo nei grattacieli per poi uscirne sulla destra e attraversare i vecchi quartieri residenziali.
Si tratta di zone quasi abbandonate. Le case costruite nel ‘900 sono state pressoché evacuate, recintate e sono pronte ad essere demolite per far spazio a nuovi grattacieli e nuove attività. In questa area di Mosca si percepisce nettamente la velocità del cambiamento che sta travolgendo la capitale russa negli ultimi vent’anni. Man mano che ci si allontana dalla City si torna in zone abitate, dove le aiuole sono mantenute in uno stato perfetto, le aree gioco dei bambini sono piccoli castelli di plastica e legno e in queste prime giornate primaverili si gode del profumo dei fiori finalmente sbocciati. Un’aria dolce, serena, leggera. Solo camminare tra piante finalmente verdi, fiori di melo e aria tiepida cambia l’umore e il rapporto con le persone intorno. Tutti sembrano più rilassati, cordiali, felici, l’inverno è finito. Siamo a metà maggio.
Vecchia area industriale e la banja cittadina
Continuando la passeggiata attraverso una zona industriale oggi adibita a loft. Siamo nel quartiere di Presnenskij ed oggi le fabbriche di mattoni rossi tipiche di inizio novecento ospitano studi di architettura, ristoranti alla moda, club e una delle più grandi Banja viste a Mosca. La tradizionale sauna russa è più che un semplice strumento di benessere, è un vero e proprio punto di incontro sociale e strumento di contrattazione. Lo si vede anche dalle auto parcheggiate di fronte all’entrata. Immancabile il valletto che si occupa del parcheggio di Maserati, AMG, Maybach, Tesla, Rolls Royce… Questo posto è sicuramente uno dei luoghi dove i grandi manager si rilassano dopo aver passato la giornata all’interno dei grattacieli oppure chissà, può essere proprio il luogo dove avvengono le riunioni più importanti, in Italia di solito si fanno al ristorante. Se volete saperne di più della banja, ne avevamo parlato qui.
Il giro di oggi è concluso, passo davanti allo zoo di Mosca, non sono un grande estimatore di queste attrazioni, e dopo una breve sosta sulle panchine di fronte alla metropolitana scendo per prendere il treno che mi riporterà a casa.
Ci vediamo alla prossima camminata!