Siamo in inverno, la temperatura esterna raggiunge i -30°C. La neve copre tutto, facciamo un tuffo? Vi presentiamo la Banja, la tradizionale sauna russa che alterna l’estremo calore al gelo ed è supportata da corroboranti “frustate” con frasche di betulla immerse in acqua bollente. Il tutto condito con olii essenziali provenienti da fiori e piante autoctone. L’abbiamo provata per voi.
In Russia è arrivato il grande freddo. Fino a marzo inoltrato sarà difficile vedere la colonnina di mercurio salire sopra lo zero. L’inverno però è sinonimo di sauna: quando la temperatura esterna scende di molto sotto la soglia dello zero, ecco che la sauna permette di sopravvivere alle temperature più estreme e recuperare il calore perso. Ogni casa di campagna in Russia (Dacia) è dotata di sauna privata, tradizionalmente esterna e alimentata a legna. Non pensate minimamente di uscire vestiti per andare in sauna, si esce nudi, sono ammesse le ciabatte ed eventualmente una salvietta per coprirsi.
L’alternanza di temperature estreme è la parte fondamentale di tutto il processo, all’interno si raggiungono i 100°C, mentre l’acqua in cui è indicato immergersi normalmente si aggira intorno ai 4°C. Se non si ha un lago di fronte a casa si può avere una doccia o una piccola vasca refrigerata, non è complicato avere acqua fredda in inverno.
Passare dal deserto del Sahara alla Siberia in pochi secondi non è sufficiente per migliorare la circolazione del sangue. C’è un’altra pratica che aiuta il sangue a scorrere meglio nelle nostre arterie, ricevere delle frustate con delle frasche di betulla immerse prima nell’acqua bollente (банный веник). Il prescelto si distende in sauna e un’altra persona si prenderà cura di ogni singola parte del corpo, assicurandosi di non dimenticare nulla. Dalla pianta dei piedi al palmo delle mani, dalla schiena al ventre, ogni centimetro quadrato riceverà le dolci carezze impartite con cordiale veemenza.
La caldaia è il cuore di tutto il sistema, normalmente è alimentata a legna all’esterno e necessita di un paio d’ore per portare tutta la casa alla temperatura desiderata. Durante la sauna, all’interno della stanza, possono essere versati sul metallo o sulle rocce roventi degli abbondanti mestoli di acqua con oli essenziali. L’acqua è immediatamente vaporizzata nell’ambiente creando un ondata di calore. Per fare questo bisogna essere esperti o si potrebbero provocare delle ustioni molto serie. Passati i primi secondi si gode dell’aroma e dei benefici degli olii essenziali. Il periodo di permanenza in sauna varia dai 5 ai 15 minuti, in base alle persone e al benessere che provano, tutto è basato sul benessere, quindi se il proprio corpo non reagisce bene è meglio uscire. La stanza adibita alle docce è subito fuori e rimane ad una gradevole temperatura di 30-35°C, per una pausa più lunga si può andare in un terzo ambiente con divani o panche ottimo per le chiacchiere e per bere un tè di erbe locali o infusi di frutta. Sarebbe ideale non bere alcolici, ma capite bene che ,della birra o della vodka, è difficile che manchino.
Dopo tre o quattro passaggi in sauna il corpo ha accumulato abbastanza calore, quindi si può uscire all’aperto, naturalmente non pensate di vestirvi. L’acqua e il sudore sul corpo passa velocemente allo stato solido e si forma una leggera patina di ghiaccio che è possibile sopportare per qualche minuto proprio per il calore accumulato in sauna. Il meglio però è l’immersione in acqua gelida, tradizione che viene ripetuta specialmente nel giorno dell’epifania ortodossa (metà gennaio). La regola è l’immersione totale, non pensate di entrare solo con le gambe. Giù nell’acqua con tutta la testa per 3 volte, solo così si ottiene il massimo da tutto il ciclo terapeutico. Non è possibile avere qualsiasi tipo di indumento anche perchè usciti dall’acqua con una temperatura esterna di -30°C tutto verrebbe congelato all’istante e può essere molto doloroso. Quindi cosa si fa? Ci si ferma per qualche secondo e un bicchierino di alcol è molto gradito. Dopo i primi momenti di parole non ripetibili il corpo si adatta ed è possibile rimanere per brevi periodi (2-3 minuti) all’esterno in abito adamitico. Magari per una breve chiacchierata e per gustare meglio qualche super alcolico casalingo.
Senza rischiare l’assideramento è meglio rientrare in sauna, ma ricordatevi, molto probabilmente tutto il vostro corpo è coperto da un sottile strato di ghiaccio e anche le ciabatte, quindi attenzione a non scivolare entrando sul pavimento in legno. Al rientro in sauna la sensazione è quella di avere migliaia di aghi nel corpo, la circolazione riprende in modo estremamente aggressivo.
Ecco a voi il ciclo completo, volete provarlo? Si può ripetere fin quando il proprio corpo lo permette. Si impara ad ascoltare le proprie reazioni e prendere coscienza delle attività vitali. Naturalmente non è adatto a chi soffre di patologie cardiache o circolatorie, il processo è molto stressante, quindi solo chi è in salute può sopportare attività così estreme. Normalmente è un buon modo per trascorrere la domenica tra amici, alternando la terapia con chiacchiere e abbondanti pasti. E’ un buon modo per socializzare e per annullare ogni differenza data dalla condizione sociale.