In Diretta per voi…Un’altra Storia Ordinaria! (5) La psicologia del calzino

La Psicologia dei calzini 1_vignetta di Daniele Saccani

 

“Guarda i calzini di una persona e ne scoprirai paure, gioie ed ambizioni! Tu sei il calzino che indossi!”.

La mia reazione a questa affermazione fu di stupore, mista a paura. Non che abbia timore nel mostrare i miei calzini ma mi venne un brivido nel pensare che a un colloquio di lavoro possano mettersi a studiare i calzini dei candidati! Stavo intervistando un’impiegata nelle risorse umane di una grossa azienda di Parma (La stessa del primo episodio “Tombini tondi per antonomasia”  – leggi la storia qua https://www.lordinario.it/racconto-dappendice/in-diretta-per-voi-unaltra-storia-ordinaria/) e dopo una breve ma esaustiva chiacchierata mi fece notare di come il recruiting stia diventando una vera e propria scienza, una tecnica in continua evoluzione, con tutta una serie di strategie specifiche e di regole ferree. Ogni giorno, mi disse, nascono nuove teorie, nuovi spunti, nuove idee, nuovi tranelli per mettere in difficoltà i poveri candidati! Eravamo seduti alla scrivania, lei era davanti a me con un elegantissimo tailleur nero, io, da contraltare, cercavo di sfoggiare il meglio che la sartoria a basso costo potesse offrire: una vecchia giacca di jeans. Tenevo il registratore e il microfono appoggiati su un ginocchio, standomene con una gamba accavallata sull’altra, sembravo un contorsionista, ma almeno ero comodo.
 Nel frattempo il pantalone traditore, stendendosi per la piega della gamba, mise in mostra uno dei calzini che in quel momento stavo indossando (un banalissimo calzino a quadrettoni).

– “Ci sveli uno dei suoi trucchi del mestiere! Qual è un trucchetto, usato da voi del settore, per capire al volo la mentalità della persona che avete davanti?”, chiesi dopo una sfilza di domande.

Lei mi squadrò brevemente, rispondendomi dopo pochi istanti.

-“Beh, saprai che nei colloqui di lavoro ci si presenta ben vestiti, in giacca e cravatta! Si segue un rigoroso DRESS CODE.
 Quindi diventa difficile capire la vera “essenza” di chi si ha davanti! 
 Di solito sfoggiamo il nostro essere tramite il vestiario… Ma se fossimo obbligati a conformarci all’etichetta? 
Chiunque verrebbe messo in difficoltà! Anche il più esperto degli esaminatori arrancherebbe nel distinguere un creativo da un matematico in una fila di uomini vestiti alla stessa maniera in giacca e cravatta”. Per un attimo passai lo sguardo sulla mia vecchia giacca di jeans, iniziai a immaginarmi cosa volesse significare vestirsi conformandosi alla massa! Chissà cosa pensò di me in quel momento.
 Chissà la mia giacca di jeans cosa stava a significare (Il famoso “non detto narrativo” che viene sottinteso da ciò che s’indossa). -“Ma c’è un piccolo trucchetto anche per questo! Per esempio, guardandola, riesco a capire molte cose di lei! Cosa pensa, quali sono le sue ambizioni!”

-“È per la giacca di jeans, vero? Sapevo che dovevo mettermi qualcosa di meno appariscente!” Abbozzai.

-“No, non è per quello! Lei s’immagini vestito con un completo gessato, al collo una cravatta nera e un orologio di metallo al polso! L’abbinamento più anonimo, e allo stesso tempo elegante, che un uomo possa sfoggiare! 
S’immagini di essere a un colloquio, io la sto esaminando, lei sta andando alla grande, ha un’ottima parlantina, riesce ad avere la risposta pronta! Ma ha tralasciato un dettaglio!
 Il calzino!”
Abbassai lo sguardo controllandomi le caviglie, ed effettivamente avevo un calzino in bella mostra! 
Non ne avrei mai fatto un problema, tutti indossiamo i calzini, e non sono certo un indumento osé! Nessuno va in panico per avere dei calzini in vista. Ma lei mi chiese:-“Perchè ha messo quei calzini? Sicuramente ci saranno una serie di motivi che l’hanno portata a scegliere quello specifico paio! E quegli stessi motivi, probabilmente, rispecchiano la sua mentalità, le sue ambizioni, il suo gusto ed il suo stile!
 Il calzino è l’unico capo che non è soggetto ad un codice d’abbigliamento! 
 Quando andiamo da qualche parte, ad un appuntamento importante, ad una festa di gala, ci preoccupiamo 
 sempre della camicia, della giacca, nessuno (giustamente) si cura dei calzini!
 Ed è proprio per questo che diventano un ottimo pretesto per comprendere non solo lo stile di vita di una persona, in base alla cura che mette nello scegliersi le calze, ma anche la mentalità, in base alla fantasia degli stessi.

L’unica cosa a cui riuscivo a pensare in quel momento erano dei carabinieri che sotto la divisa nascondevano delle calze coi fenicotteri! Immaginavo uomini integerrimi, con ruoli istituzionali indossare calze improponibili! 
 Non riuscivo a togliermi dalla testa l’immagine assurda di onorevoli, politici, re e regine con autoreggenti e collant a fiori! Possono delle “semplici calze” diventare specchio dell’anima? Stupido io che cercavo risposte guardando negli occhi delle persone!

LE CALZE! DOVEVO GUARDARE LE CALZE! – Pensai fra me e me.

-“Quindi, dopo questa rivelazione sui calzini, cosa dobbiamo indossare ai piedi per evitare di fare la figura dei babbei ad un colloquio di lavoro?”, chiesi.
-“Indossatele sempre scegliendole con cura!” – rispose lei – “O, ancora meglio, presentatevi a piedi nudi!”

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