Siamo in una piccola cittadina nella regione di Mosca in Russia: Kolomna. Qui, da secoli, hanno trovato un modo per valorizzare la purea di mela, un dolce, un tesoro utilizzato come regalo per gli imperatori e gli ospiti più illustri. Una storia che inizia alla fine della dinastia dei Rurik, nell’epoca chiamata Periodo Torbido, prima che la dinastia dei Romanov arrivasse nella storia russa. Ivan il terribile, falsi figli, Caterina La Grande e naturalmente una principessa rinchiusa nella torre del Cremlino. Andiamo a scoprire la pastilà di Kolomna.
Il museo della Pastilà di Kolomna
Abbiamo intervistato Natalia, la direttrice del museo della Pastilà di Kolomna. Un progetto nato nel 2009 legato a Slow Food Russia che si prefigge di riscoprire le ricette storiche cercandole nei documenti, conservati nelle biblioteche della Federazione Russa, utilizzando l’ingrediente simbolo della città di Kolomna, la mela.
Come per tutte le idee di successo il concetto della Pastilà è molto semplice: mela, zucchero e albume. Kolomna è da sempre un luogo molto famoso per le mele, nel medioevo erano utilizzate come un vero e proprio bene di rifugio, al pari dell’oro o dell’argento. Non in tutta la Russia è possibile coltivare con successo, in questa regione ci sono le condizioni ideali per gli alberi di mele. Vista l’enorme produzione, i suoi abitanti cercarono un modo per conservare la purea e scoprirono che, con la semplice aggiunta di albume e zucchero, potevano creare un dessert utilizzabile tutto l’anno. La mela divenne così l’elemento più prezioso della zona e chi possedeva un frutteto poteva diventare ricco.
Anche Dostoevskij decise di acquistare un terreno poco distante dalla città, nel territorio di Zarajsk. Una dacia (casa di campagna) con un frutteto e una bosco dove meditare e scrivere. Molti sono i personaggi illustri che decisero di soggiornare in questa zona dal clima mite, per gli standard russi naturalmente, alla confluenza del fiume Moscova e Oka. Questo permetteva sia di commerciare con tutto l’impero, sia di controllare le merci in transito per Mosca e Kolomna divenne un importante centro militare, commerciale e religioso.
La leggenda del tesoro di Marina Mnishek
Alla fine della dinastia dei Rurik, terminata con il sanguinario Ivan IV Il Terribile, ci fu un periodo di sconvolgimenti in tutto l’impero, lotte tra famiglie per la conquista del trono di Zar. Siamo nel XVI secolo e la nobile polacca Marina Mnishek è una delle protagoniste di questo secolo. Alla morte di Ivan IV ci furono una serie di falsi figli che tentarono di conquistare il potere e diventare quindi Zar. Questi personaggi pretendevano di essere Dimitri, uno dei figli, probabilmente assassinato, di Ivan IV. Marina Mnishek diventò moglie del Primo Falso Dimitri, ma dovette scappare dopo il suo omicidio e andò in moglie al Secondo Falso Dimitri, voleva proprio diventare zarina di Russia. Anche questo progetto non andò a buon fine e fu imprigionata nella torre del Cremlino di Kolomna, dove morì. La leggenda dice che nei dintorni della città venne seppellito il suo tesoro, tutt’oggi nascosto, e che la sua anima viva nei corvi neri che volano rumorosi intorno alla torre da dove solo il suo spirito riuscì ad evadere.
Noi crediamo che gli abitanti di Kolomna il tesoro l’abbiano trovato. E’ unico, prezioso e può essere condiviso con gli altri senza che ne venga inficiato il valore. Si chiama Pastilà!
Andiamo a scoprire nell’intervista tutti i segreti di questa ricetta unica.