Scrivendo le battute di Babele – le vignette umoristiche, nonchè rubrica settimanale de L’Ordinario, che ha come soggetto le tragicomiche disavventure di un ragazzo qualunque nel mondo del lavoro moderno – capita di imbattermi spesso in confessioni, dichiarazioni e storie di persone che sembrano vivere in un racconto Fantozziano. Ma siamo sicuri che solo “i ragazzi qualunque” e le “nuove leve” siano i soli protagonisti di questo sistema lavorativo?
Facciamo un salto nel tempo…grazie a un foto salvata e ritrovata per caso dentro un pc.
Un ordine di servizio del 1889 di un’anonima società elvetica di assicurazioni, ci mostra com’era il mondo del lavoro (e in particolar modo la convivenza in ufficio) in un periodo in cui il lavoro era ben diverso da come lo viviamo oggi.
Di seguito il testo dell’ordine:
1) Il timore di Dio, le buone maniere e la puntualità sono condizioni indispensabili per il personale di un’azienda ben organizzata.
2) Da oggi in poi, il personale deve essere presente al lavoro dalle ore 6 del mattino fino alle ore 6 della sera. Alla domenica saranno effettuate delle visite in Chiesa. Le preghiere, comunque, saranno recitate ogni mattina nell’ufficio del principale.
3) Siamo fiduciosi che tutti i dipendenti effettueranno le ore di straordinario che la compagnia riterrà necessarie.
4) Della pulizia degli uffici saranno responsabili gli impiegati più anziani. Ogni giovedì il personale sarà presente 40 minuti prima delle preghiere e resterà a disposizione anche dopo la chiusura degli uffici.
5) Saranno indossati abiti semplici: sono proibiti colori vivaci. Il personale deve vestire in modo modesto. In ufficio è proibito l’uso di berretti o di mantelli con cappuccio, visto che è a disposizione del personale una stufa. In caso di condizioni meteorologiche avverse, saranno permessi cappelli e sciarpe. Ogni impiegato deve portare ogni giorno due chili di carbone per alimentare la stufa.
6) È proibito parlare durante le ore di ufficio. Un impiegato che fuma, beve alcolici, frequenta sale da biliardo o ritrovi politici compromette il suo onore, il suo credito, la sua probità e la sua reputazione.
7) È permesso consumare qualche genere alimentare fra le ore 11:30 e mezzogiorno, senza peraltro interrompere il lavoro.
8) In presenza di clienti, di membri della direzione, o di rappresentanti della stampa, il comportamento del dipendente dev’essere rispettoso e modesto.
9) Ogni dipendente deve preoccuparsi della propria salute. Lo stipendio non sarà corrisposto in caso di malattia e, pertanto, si consiglia al personale di risparmiare una parte considerevole dello stipendio per i giorni di malattia e per evitare di diventare un peso per la comunità quando sarà vecchio e inabile al lavoro.
10) Infine, vorremmo attirare l’attenzione di tutto il personale sulla liberalità delle nuove disposizioni. In cambio ci attendiamo un sensibile aumento della produzione.
Ammetto di star rivalutando il mio attuale contratto!
Ps.Considerazioni sulla veridicità dell’ordine di servizio. Quasi sicuramente tale articolo (in riferimento alla foto) proviene da una rivista pulp degli anni sessanta (a giudicare dallo stile di composizione dei caratteri mobili e dalla qualità della stampa). Quest’ultima, probabilmente, lo avrà ripreso da una “vera lettera” di 131 anni fa”, tradotto e pubblicato con alcune parafrasi. Non posso né confermare né smentire che questo sia un vero ordine di servizio, ma sicuramente assomiglia al coas di Babele, e, con la visione che tutti abbiamo, al giorno d’oggi, della “giungla lavorativa italiana”.