Oggi abbiamo intervistato Luca Della Latta e Stefano Giannecchini, due giovani imprenditori della Versilia che, cinque anni fa, hanno scommesso sul turismo in modo innovativo: creando quello che all’estero è definito un Boutique Hotel, cioè una struttura ricettiva che ospita al suo interno oggetti di valore in esposizione. In particolare, le stanze che accolgono i turisti di Luca e Stefano sono adornate con belle opere d’arte di artisti contemporanei.
Gentili, preparati, raffinati e impegnati anche attivamente nel Consorzio di promozione turistica della Versilia, Luca e Stefano sono stati davvero una bella scoperta. E noi siamo andati a trovarli nella loro struttura per una chiacchierata e abbiamo fatto letteralmente un viaggio nella Bellezza e nella Storia dell’Arte, da Segantini a Caravaggio.
Luca, Stefano, quando è nata l’idea di mettere insieme ricezione turistica e arte? Avete tratto spunto da esperienze estere?
La Stagione dell’Arte nasce 5 anni fa un po’ per gioco: ci piaceva l’idea di avere ospiti in casa, conoscere persone che altrimenti non avremmo mai incrociato e ascoltare le esperienze dei viaggiatori. L’Arte è venuta di conseguenza. Il nome stesso della nostra attività deriva da una casualità: in cerca del nome più adatto, stavamo ascoltando la canzone di Franco Battiato “La Stagione dell’Amore”. Abbiamo avuto un’epifania! Amore per l’arte a tutto tondo diciamo! Siamo entrambi appassionati d’arte visiva e abbiamo voluto trasmettere questa passione ai nostri ospiti: inizialmente solo decorando gli ambienti con la nostra collezione privata.
Quando poi abbiamo aperto il Bed and Breakfast a Massarosa abbiamo strutturato il progetto coinvolgendo anche molti altri artisti. Inizialmente con la collaborazione di una cara amica, la pittrice e organizzatrice di eventi artistici Marzia Martelli. Ci ha fatto questo grosso favore, ma non è semplice come può sembrare: le siamo molto grati. Quest’anno ci siamo voluti interessare personalmente della scelta degli artisti, che vengono da tutta Italia. Non li conoscevamo direttamente, eravamo solo ammiratori del loro lavoro tramite i vari canali Social. È bastato un messaggio spiegando chi siamo e cosa avremmo voluto fare: sono stati subito tutti entusiasti! E si sono buttati con passione in quest’avventura insieme a noi.
Non crediamo di aver inventato niente di nuovo a dire il vero: soprattutto all’estero esiste già da tempo l’esperienza dei Boutique Hotel. Noi l’abbiamo incentrata soprattutto sull’idea di valorizzazione e divulgazione del valore dell’arte.
In questo periodo festeggiate i 5 anni di attività. Un bilancio del quinquennio?
Sicuramente positivo: possiamo dire che siamo nati per gioco, ma il gioco è finito subito. Quando fai una cosa la devi fare bene e già dai primi ospiti ci siamo resi conto che ospitare persone che si muovono per un qualsiasi motivo non è semplicemente dare un letto e un posto dove tenere le valige. L’ospitalità turistica è un settore molto delicato. Ma visto che ci è subito piaciuta la sfida, ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo investito le nostre energie per fare tutto al meglio. E due anni fa abbiamo aperto il nostro B&B. Siamo cresciuti, e speriamo di non fermarci qua!
Come selezionate gli artisti ospiti? Cambiate ogni anno?
In realtà non c’è bisogno di una selezione: tutti gli artisti che seguiamo creano opere che sogniamo di avere! Semplicemente, tramite Instagram riusciamo a seguire molti artisti di cui ci piace il lavoro. Chiediamo loro se hanno voglia di dedicarci qualche minuto e spieghiamo il nostro progetto. Devo dire che non abbiamo mai ricevuto una porta chiusa in faccia: certo non è possibile collaborare con tutti. Alcuni hanno già dei progetti importanti da seguire, altri collaborano in modo esclusivo con delle gallerie. Noi siamo onesti, il nostro scopo non è vendere il singolo pezzo (anche se è possibile comprarli direttamente in struttura) ma valorizzarne il lavoro. Le opere d’arte vengono allestite direttamente dall’artista, le camere prendono i nomi degli artisti che espongono all’interno. L’allestimento rimane così per un anno.
Circondare di Bellezza i vostri ospiti è un bel concetto. Per voi cos’è l’Arte e cos’è la bellezza?
Crediamo che sia bello ciò che è utile e buono. In fondo, anche una forchetta è bella quando è funzionale al suo scopo. Va da sé che può avere una forma che ci piace di più o di meno. L’Arte è il tramite per trasformare l’utilità della bellezza in cibo per l’anima. L’Arte ci rende liberi, ci fa conoscere meglio noi stessi, e permette alle generazioni future di avere un’idea più chiara del passato. L’artista è colui che riesce ad avere il dono della sintesi: mette insieme (spesso in modo inconsapevole) energie, idee, pensieri, dubbi, convinzioni.. in un unico prodotto artistico. E diventa utile per noi che l’osserviamo: ci poniamo nuove domande, troviamo soluzioni, mettiamo in dubbio le nostre convinzioni, ci confrontiamo con chi la pensa in modo diverso.
Un ospite, di fronte ad un’opera d’arte che vede nelle nostre strutture, sarà sempre messo di fronte a una sfida. Abbiamo gusti differenti, quindi spesso la sfida non viene raccolta. Ad ogni modo l’opera avrà avuto un’influenza, entrerà nel suo vissuto come un piccolo seme. In ognuno di noi crescerà in modo diverso. Ma crescerà.
Come state gestendo una eventuale ripartenza post covid? Avrete dei sostegni? Vi siete conforntati con altre realtà?
La situazione è abbastanza surreale, nessuno si sarebbe aspettato una cosa simile fino a due mesi fa. Adesso speriamo di ripartire il prima possibile, anche se dall’alto (fino ad ora) non è arrivata nessuna normativa che ci aiuti a capire quali siano le azioni da seguire.
Faremo sanificare ad una ditta specializzata tutta la struttura, seguiremo una prassi più rigida nella gestione delle pulizie ordinarie con prodotti che non puliscano solamente, ma che disinfettino a fondo. Ma a meno che le cose non cambino a breve, non è previsto nessun sostegno al mondo del turismo, che è sicuramente il più colpito da questa situazione: considera che viviamo soprattutto di turismo esterno, che sarà tagliato fuori dal mercato per ancora alcuni mesi. E chi si comincerà a muovere in Italia probabilmente non andrà molto lontano né per molto tempo. Ci confrontiamo costantemente con amici e colleghi, che sono nella stessa situazione. Per adesso non molliamo e teniamo duro sperando che l’estate smentisca le previsioni!
I vostri quadri famosi preferiti?
Sceglierne alcuni è sicuramente molto difficile: amiamo artisti e periodi storici anche molto diversi tra loro. Se dovessimo selezionarne solo due, direi “Le Cattive Madri” di Giovanni Segantini (un punto cruciale del simbolismo Italiano ma allo stesso tempo dallo sconvolgente impatto visivo ed emotivo), e “La Vocazione di San Matteo” di Caravaggio (un’esplosione di ombre e di luci, oltre che un punto nodale della Storia dell’Arte). Che siano due italiani in realtà è un caso, amiamo tutto ciò che è bello, non importa in quale luogo venga realizzato. Sempre che Caravaggio si possa dire Italiano, visto che l’Italia sarebbe stata fatta solo duecento anni dopo.
Il turismo è nel vostro dna: infatti fate parte anche del consorzio per il turismo InVersilia? Che tipo di attività svolge il consorzio e quanto è importante per far conoscere il territorio?
Abbiamo conosciuto il Consorzio di Promozione Turistica della Versilia subito dopo aver aperto l’attività: siamo andati a cercare mappe ed altro materiale del territorio per i nostri ospiti, e le ragazze che ci hanno accolto ci hanno catapultato nel mondo del turismo. Il Consorzio è una realtà molto importante per la Versilia, è l’unico ente che da anni si batte per una promozione del territorio unita e coerente. Viviamo in Toscana, siamo campanilisti: è una cosa bellissima essere orgogliosi del proprio luogo d’origine, ma ai turisti non importa del confine tra un comune e un altro. Vogliono servizi integrati, vogliono un’offerta territoriale che permetta loro di fare esperienze ricche e diversificate. E la Versilia offre tutto questo!
Conoscere il proprio territorio è fondamentale sia per gli enti di promozione che per noi gestori di strutture ricettive (ad ogni livello, dal grande Hotel alla semplice stanza in affitto per una notte): se non trasmettiamo noi la passione per il nostro territorio, se non diamo degli spunti ai nostri ospiti per vedere cose nuove e meravigliose, chi lo dovrebbe fare?
Vi salutiamo con la nostra domanda di rito: cos’è straordinario nel vostro quotidiano?
Guarda, per quanto ci riguarda la risposta è semplice: lavoriamo con persone che vengono da tutto il mondo per spendere qualche tempo in Versilia. Lo fanno per i motivi più disparati: lavoro, relax, turismo, divertimento… E’ difficile trasmettere quanto sia straordinario parlare e confrontarsi con tante esperienze diverse da ogni parte del mondo. E questa è la nostra quotidianità.
Se vi è piaciuta l’intervista, potete guardare anche la video-intervista dedicata a La Stagione dell’Arte realizzata per la puntata n. 3 di Puzzle Straordinario https://www.youtube.com/watch?v=C-D89f7ccF8&t=1s