L’esploratrice dei cimiteri Giulia Depentor

Giulia Depentor, l'esploratrice dei cimiteri

Probabilmente un cimitero non è il luogo che vi viene in mente quando si parla di viaggi ed esplorazioni. Giulia Depentor con calma e gentilezza, nei suoi podcast Camposanto e Lapidario, ci racconta storie di vivi e di morti scoperte tra le tombe dei cimiteri di tutto il mondo. Vi porteremo alla scoperta di un mondo fantastico, curioso, spaventoso e affascinante.

 

Logo Camposanto, l'esploratrice dei cimiteri.Andare per cimiteri non è un passatempo comune per molte persone, ma il bello delle passioni è proprio questo, ognuno ha le sue e quando sono reali e sincere l’energia è contagiosa. Abbiamo intervistato Giulia Depentor che da un anno ha inziato il suo podcast Camposanto e ci accompagnerà per cimiteri, lapidi e cripte in giro per il mondo. Non aspettatevi cose macabre o descrizioni lugubri, anzi. Giulia ha la capacità di rendere delicato e leggero un argomento decisamente cupo. 

 

Giulia, quando hai iniziato ad interessarti di cimiteri?

In realtà non c’è stato un vero e proprio inizio, la passione l’ho avuta da sempre, forse sono nata così. Io esploro, caccio nei cimiteri e nei miei viaggi mi piace scoprire la cultura del luogo anche attraverso i cimiteri. In questi luoghi capisco il rapporto che una specifica popolazione ha con la morte e quindi anche con la vita. Il cimitero è una tappa fissa nei miei viaggi. Ci sono sempre storie affascinanti e curiose che possono essere scoperte solamente camminando tra le lapidi. Prima ho capito la mia passione e poi è nato il podcast Camposanto e il suo spin-off Lapidario. Pensavo di essere la sola con questo strano hobby, ma moltissime persone mi seguono e questo mi rende estremamente felice.

Tu hai paura dei morti e sei claustrofobica, come si sposa questo con i cimiteri?

Nei cimiteri non c’è nulla di spaventoso, i morti sono morti e, soprattutto, non sono interessati al nostro mondo. I cimiteri sono principalmente fatti per i vivi e poi continuo a essere terrorizzata da quello che c’è dentro e sotto. Io sono attratta da quello che rimane fuori e sopra. I cimiteri sono come un libro pieno di storie e curiosità che mi piace leggere, scoprire e raccontare.

Ti prepari prima o trovi le storie casualmente?

Dipende dalle situazioni. Normalmente vado preparata in un cimitero, cercando tombe e storie di cui ho già effettuato una ricerca. Capita spesso però di trovare la tomba isolata, magari un po’ rotta, con i fiori secchi. Quella mi attrae, vado a vedere di chi è, ne ricerco la storia. Frequentemente rimango sorpresa dalla mia scoperta, ad esempio la storia tragica e terribile dei bambini sepolti nel cimitero di Grunewald a Berlino di cui parlo in questo podcast. Mi piace informarmi su cosa mi potrei aspettare e chi andare a visitare in un camposanto, ma poi rimango sempre attenta a cosa vedo per scoprire storie che altrimenti rimarrebbero dimenticate. 

Una situazione inusuale che ti è capitata?

Ero in viaggio in Florida a Key West e, naturalmente, effettuo una visita al cimitero locale. Le tombe hanno la particolarità di non essere interrate, ma inserite in un blocco di cemento fuori dal terreno per essere difese dalle numerose inondazioni e uragani che colpiscono la zona. Camminando tra le lapidi ho sentito intonare la canzone “Happy Birthday To You”. C’era un gruppo di ragazzi seduto su uno di questi blocchi con festoni e bibite. Non è decisamente una cosa consueta in un cimitero. Ho aspettato che finissero la “festa”, anche per una questione di rispetto, e sono andata a vedere chi fosse il festeggiato. Dalle date sulle lapidi posso presupporre che fosse un loro amico, visto che le età coincidevano. C’è stata poi la situazione del guardiano del cimitero della tomba di Fernanda Pivano. La scrittrice, che adoro, aveva specificatamente detto che non voleva fan e visitatori presso la propria tomba. Il guardiano quindi cercava di proteggere le sue ultime volontà, evitando di dire il luogo della sepoltura e dirottando tutti coloro che volevano semplicemente una foto. Io ho superato il test, ma per scoprire cosa è successo ascoltate il podcast qui. 

Il video dell’intervista completa

 

Condividi questa pagina:

lascia un commento