Cornovaglia, alla scoperta di Saint Michael’s Mount (gemella di Mont Saint Michel) e moltro altro…(2)

panoramica

Secondo giorno: risveglio in Cornovaglia!

Stamattina abbiamo dormito un poco di più perchè, per raggiungere la meta che ci siamo prefissati, è necessario che sia scesa la marea, cosa che avviene intorno alle dieci del mattino, come ci è stato spiegato dal nostro autista Lion. Curiosi?

Quando pensiamo a luoghi che, in funzione dell’alta o bassa marea, sono isole o terraferma, la mente va immediatamente alla famosissima Mont Saint Michel in Francia, ma noi abbiamo scoperto che in Cornovaglia esiste una gemella di questo luogo. Ovviamente siamo di fronte ad una sorella minore, ma non per questo priva di altrettanto fascino.

Seguiteci dunque, vi porteremo a Saint Michael’s Mount.

Saint Michael’s Mount
Saint Michael’s Mount vista da lontano in un momento di bassa marea_Ph. Daniela Tresconi

La piccola isola ci appare da lontano, siamo arrivati proprio in perfetto orario, la marea è scesa e sulla sabbia ancora intrisa d’acqua di mare affiorano conchiglie, alghe e qualche piccolo pesce che non ha fatto in tempo a raggiungere le acque profonde.

Il piccolo sentiero di pietra è completamente bagnato, in alcuni punti dobbiamo saltare le piccole pozzanghere che a breve verranno asciugate dal sole.

Il sentiero che porta a Saint Michael’s Mount e che si può percorrere solo con la bassa marea_Ph. Daniela Tresconi

Un selciato in granito che si inerpica lentamente dalla spiaggia fino ad arrivare all’ingresso del castello.

La storia di Saint Michael’s Mount si perde nella notte dei tempi: era ed è tuttora la dimora di una nobile famiglia inglese, la famiglia Saint Aubyn, e delle trenta persone che vivono e lavorano sull’isola.

St Michael’s Mount non è solo una curiosità geografica: qui sorgono un vero e proprio villaggio, un magnifico castello costruito sulla cima del monte e una chiesa medievale risalente al XV secolo. L’isola è particolarmente nota per i suoi giardini – Il Giardino della Cornish Cross –  nei quali crescono anche piante di habitat subtropicali grazie al particolare microclima locale donato dalla Corrente del Golfo e dalla conformazione rocciosa del luogo. Si trova in cima alla scala in legno, alla destra dopo aver percorso la scalinata dei pellegrini, da qui si può godere un panorama mozzafiato.

La nostra Daniela Tresconi nel Giardino del castello

All’interno del castello sono visibili sale ancora completamente arredate, ricche di arazzi, affreschi, libri e collezioni di armi: la Sir John’s Room affacciata sul mare, la biblioteca e la Smoking Room.

E poi il villaggio col suo porto e la Barge House che racconta la storia e lo spirito dell’isola dedicata all’arcangelo Michele, apparso qui – secondo la leggenda – a un gruppo di Benedettini che decisero di costruire in quest’angolo del Regno Unito un’abbazia che rendesse omaggio all’arcangelo. Abbazia che, trasformata poi nella fortezza attuale, conserva ancora oggi il refettorio e la chiesa.

E’ ormai ora di pranzo quando iniziamo la discesa, dobbiamo sbrigarci perchè nel primo pomeriggio la marea riprenderà a salire e allora non potremo più lasciare l’isola.

Ci fermiamo veloci a mangiare una paio di sandwich e poi di corsa verso la Riserva Naturale di Lizard, il punto più a sud della Gran Bretagna.

Un bello scorcio della riserva di Lizard_Ph. Daniela Tresconi
lizard natural reserve
La riserva naturale di Lizard_Ph Daniela Tresconi

Arriviamo a Porthcurno nel primo pomeriggio, un vento impietoso ci accoglie costringendoci ad indossare felpe e piumini. Veramente freddo, ma questo è il rischio da correre per assaporare un’atmosfera e un luogo che sono magici.

L’area è gestita dal National Trust e i sentieri sono molto ben segnalati, camminiamo a piedi circondati da rovi pieni di more mature e succose e da piccole costruzioni di pescatori.

Chi ama i percorsi a picco sul mare non può perdersi una camminata in riva all’oceano tra pascoli, insenature, calette e ripide discese a mare e se siete amanti della serie televisiva Poldark qui ritroverete tutti i luoghi famigliari.

spiaggia oceano
Uno scorcio della spiaggia sull’Oceano_Ph. Daniela Tresconi

Descritto da alcuni come un paradiso, è facile capire perché il responsabile della location della serie tv Poldark abbia scelto Porthcurno per rappresentare Nampara Cove. Nell’episodio 2, Demelza e Ross si ritrovano a passeggiare in questo luogo, in una sequenza da sogno durante una spettacolare giornata di sole.

Rischiamo un po’ e scendendo da uno stretto sentiero arriviamo in una baia che si affaccia sull’Oceano. Niente bagno, troppo freddo, ma respirare l’aria salmastra seduti sugli scogli ci riempie di pace.

Il tempo continua a peggiorare, nuvole gonfie di pioggia non annunciano niente di buono, ci rimettiamo in marcia per arrivare all’ultima tappa della giornata, il piccolo borgo marinaro di Polperro, che sorge in un’insenatura protetta dalle scogliere che rendono il porto un luogo sicuro.

Polperro
Uno scorcio del paesino di Polperro_Ph. Daniela Tresconi

Dobbiamo lasciare l’automobile nell’ampio parcheggio sulla collina, a piedi percorrendo una  strada in discesa arriviamo al villaggio, mentre camminiamo scopriamo i cottage da favola, i negozietti caratteristici e la vista su quel porto delizioso, quasi da cartolina che nasconde un passato di contrabbandieri di thè, tabacco e brandy.

Non è da meravigliarsi se il porto appare come una distesa di fango con le barche inclinate su di un lato: in questa terra l’effetto delle maree è molto evidente e nel giro di poche ore può trasformare completamente l’aspetto di un posto.

Da visitare sono il museo dei contrabbandieri e la “Shell House”, una casa rivestita di conchiglie.

La suggestiva casa di conchiglie a Polperro_Ph. Daniela Tresconi

Rientriamo in hotel sfiniti, a letto presto e pronti per la prossima tappa.

Se vi sieti persi la prima “puntata” di questo straordinario viaggio, nessun problema, la potete rileggere qui: https://www.lordinario.it/luoghi/in-viaggio-verso-la-cornovaglia-passando-da-stonehenge-e-salisbury-1/

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