Perdersi tra i corridoi più lunghi d’Europa al Palazzo Nazionale di Mafra, ammirare le mostre d’arte del museo Gulbenkian, scoprire una collezione unica di carrozze o imparare tutti i segreti dell’azulejo, ma senza muoversi (per ora) da casa. In attesa di ripartire, è possibile nutrire virtualmente il desiderio di scoprire una delle città più affascinanti d’Europa: Lisbona, città delle sette colline, della malinconia del fado e dei deliziosi pasteis de nata di Belém.
Il nostro viaggio può iniziare dal Gulbenkian Museu, il più grande centro culturale di Lisbona, creato dall’umanista Calouste Gulbenkian con l’obiettivo di promuovere i valori universali dell’umanità. Il museo, la biblioteca d’arte, il centro di arte moderna con la maggiore collezione di arte portoghese del XX secolo attraggono migliaia di visitatori da tutto il mondo. Trovano spazio in questa istituzione anche la musica, con un coro e un’orchestra, una libreria e un centro di ricerca, il tutto circondato da un grande giardino dove trova posto un anfiteatro. Si tratta non solo di uno dei musei più importanti e ricchi in termini di patrimonio storico e culturale del Portogallo, ma soprattutto di un’area importante per la città, dedicata al sapere e alle scienze umane.
Si può fare una passeggiata virtuale tra le sue sale, per ammirare i capolavori di ogni epoca, dall’arte antica a quella orientale, dall’arte europea dal Rinascimento all’Ottocento, fino alle arti applicate, a questo link: https://gulbenkian.pt/museu/en/collections/virtual-tour/
Si continua con un prezioso esempio dell’architettura del ‘700, il Palazzo Nazionale di Mafra. È il più importante monumento barocco del Portogallo, dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. Costruito da Dom João V, detto il “Re Sole” portoghese, si trova a una trentina di chilometri dalla capitale ed è composto dal Palazzo Reale, dalla Basilica, dal convento e da un parco.

Il Palazzo Reale, con 1.200 stanze, occupa il piano nobile dell’edificio. I due torrioni – quello a nord assegnato al Re e quello a sud alla Regina – sono collegati da una galleria lunga ben 232 metri, assicurandosi il titolo europeo di più lungo corridoio di Palazzo. L’edificio, su una superficie di ben 40.000 mq, ospitò un convento francescano, le cui sale più interessanti sono l’Infermeria, la Sala Ellittica, la Sala degli Esami, la Scalinata e la Mensa. Di particolare interesse artistico, i due Carillon composti da 98 campane, i sei organi della Basilica e la Biblioteca, tra le più belle al mondo, con una collezione di circa 35.000 volumi.
A questo LINK è possibile visitare virtualmente la chiesa, a questo LINK il piano terra e QUI il primo piano.

Se volessimo descrivere Lisbona attraverso i colori, i due principali sarebbero sicuramente il bianco e il blu: il bianco della luce e delle tipiche case arroccate sui pendii, il blu del cielo e del mare, con un tocco di giallo del sole. Sono i colori che si ritrovano nei tipici azulejos, le tradizionali piastrelle di ceramica che caratterizzano molti edifici della città. Il Museo Nazionale dell’Azulejo è uno dei luoghi da non perdere, sia per la sua collezione delle iconiche mattonelle, espressione artistica di rilievo nella cultura portoghese, sia per l’edificio che lo ospita: l’antico Convento della Madre de Deus, fondato nel 1509 dalla Regina Dona Leonor. Percorrendo le sue sale ci si perde in un viaggio nella storia dell’azulejo, dal XV secolo ad oggi. La chiesa che si trova nella parte conventuale costituisce uno dei maggiori esempi del barocco portoghese ed è riccamente decorata con intagli dorati, pitture e azulejos.
Virtual Tour – Google Arts & Culture
Creato dalla regina Amélia de Orleans e Bragança per preservare l’importante patrimonio di carrozze appartenenti alla Casa Reale, il Museu Nacional dos Coches – il Museo delle Carrozze – raccoglie una sessantina di pezzi d’epoca, dei secoli XVII, XVIII e XIX, usate dalla famiglia reale e dalle altre Corti europee, dal Patriarcado de Lisboa e dalle famiglie nobili portoghesi. Si possono ammirare berline, lettighe, vetture, calessi, coupé, portantine e carrozze, tutte riccamente decorate.

Inizialmente collocata nell’antico Picadeiro (il maneggio) del Palácio Real di Belém, nel 2015 – in occasione dei 110 anni dalla fondazione del Museo – la collezione è stata quasi interamente trasferita in un nuovo edificio, costruito su progetto dell’architetto brasiliano Paulo Mendes da Rocha.
Uno spazio affascinante sia per il contenuto che per lo spazio che lo ospita, da godersi anche con una visita virtuale: https://my.matterport.com/show/?m=crADZwGeEXF
Infine, il viaggio virtuale alla scoperta della capitale portoghese ci porta al Museo Nazionale di Storia Naturale e della Scienza.
Dalla scalinata principale si accede alle diverse aree dell’edificio, distribuite su due piani, e si arriva poi al giardino botanico, dove isolarsi dalla città e immergersi nella natura, all’anfiteatro storico, all’affascinante laboratorio chimico, all’osservatorio astronomico e all’antico maneggio.
Nato dal Museo Reale di Storia Naturale, ha ospitato dal XVII secolo diversi istituti e collabora con molte università. Sede di molte differenti attività, questo museo è un laboratorio interdisciplinare, dedicato alla costante ricerca del sapere, un luogo che stimola e soddisfa la curiosità culturale, confermandosi uno dei posti più emblematici di Lisbona.
Virtual Tour: https://museus.ulisboa.pt/en/interactive-tour
Passando dal virtuale al reale, fino al 5 settembre si può visitare, al Garagem Sul al Centro Cultural de Belém, lo spazio dedicato all’architettura nel complesso progettato da Vittorio Gregotti, la mostra Em Casa. Projetos para Habitação Contemporânea, ideata, prodotta ed esposta al MAXXI di Roma com il titolo “At Home” prima delle chiusure dovute alla pandemia e ripresa quest’estate, diventando per l’occasione “Home 20.20”. Ora, la mostra dall’Italia arriva a Lisbona arricchendosi dei progetti di architetti portoghesi, per approfondire la riflessione sul tema dell’abitare, più che mai attuale.