Ad Asiago il 25 agosto… un libro in malga!

Mucche

Prendete un libro, annusatene le pagine, incuriositevi dell’autore, ascoltate il racconto, poi alzate lo sguardo e perdetevi in mezzo a prati verdi a perdita d’occhio e fiori variopinti; rilassatevi mentre vi giungono suoni tipici di  montagna – campanacci di mucche e pecore, campane ecc – e profumi di formaggio e latte appena munto…

Sembra quasi di esserci eh?

Bhè, manca poco ormai. Se non vi volete perdere l’esperienza, l’appuntamento è sull’Altopiano di Asiago, in Veneto, domenica 25 agosto, a partire dalle ore 16.30, all’incantevole (e incantata, ci viene da dire) Malga Frigo Stöff – Malga Larici di Sotto e Bottega (https://www.frigostoff.it/).

Proprio qui, infatti, Francesco Guber presenterà “NOVANTA GIORNI. Diario di una stagione in Alpeggio” insieme alla giornalista Margherita Grotto ideatrice, tra le altre cose, del bellissimo blog http://www.capolettera.com/.

Francesco parlerà del suo libro che è un racconto veramente reale di com’è la vita in malga, fra gioie e dolori di fare il formaggio, le sveglie alle 4 della mattina, la stagione che sembra non finire mai, ma anche tra i tramonti mozzafiato, le notti stellate e il burro giallo super profumato… La storia vera di un’estate passata in montagna, di un viaggio fatto di sensazioni e di incontri, per imparare a resistere ma anche a saper cedere. Un racconto forte, sincero, con una prospettiva diversa sulla vita dei pascoli di alta quota.

Alla fine della presentazione ci sarà un piccolo aperitivo a base di Asiago Stravecchio della Malga dell’estate 2017 e una buona bollicina della cantina Vini Nani 1967.

I copponenti della famiglia Frigo Stöff sono agricoltori e allevatori da generazioni, amano il loro mestiere ma soprattutto la terra, le loro vacche e i verdi pascoli dell’Altopiano. Hanno molto da raccontarvi: la loro storia, ma anche delle montagne e di un mondo fantastico e genuino che lassù ancora vive, sogna e respira. Le malghe dell’Altopiano dei Sette Comuni costituiscono il patrimonio più importante dell’intero arco alpino in termini di numero e di estensione. In accordo con le antiche regole sono ancora un patrimonio della comunità e vengono affidate in gara ai residenti altopianesi in quanto titolari di uso civico. La base d’asta è ancora oggi espressa in litri di latte.

Motivo in più per partecipare all’evento e fare il pieno di cultura e delizie culinarie, no?

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