Divo della manifestazione il Mammuthus Meridionalis ritrovato nel 2017.
Che Jurassic Park, il famoso film di Steven Spielberg del 1993, abbia fatto venire a grandi e piccini la voglia di vivere un’esperienza simile lo dimostrano i numerosi parchi, mondiali e italiani, che sono nati sulla scia della pellicola e progetti sempre più ambiziosi che ancora devono vedere la luce. Tra un museo, un fossile e un parco divertimenti, però, c’è spazio anche per un’altra originale idea, quella di un festival. Dopo l’incoraggiante edizione zero del 2017, a Montevarchi, Arezzo, oggi, sabato 29 e domenica 30 settembre, prende il via ufficialmente la prima edizione del PaleoFest, ovvero il Festival della preistoria, organizzato dal Museo Paleontologico dell’Accademia Valdarnese del Poggio.
In programma giochi, approfondimenti divulgativi, laboratori, visite guidate, spettacoli e anche buon cibo, con piatti a tema, per avvicinare i diversi pubblici alla preistoria. Questo l’obiettivo del Festival che prevede anche una conversazione su ‘Geologia, paesaggio e produzioni del territorio’, letture animate nel Chiostro di Cennano e alla Ginestra Fabbrica della Conoscenza, mostre mercato di libri scientifici, attività di archeologia sperimentale, una mostra fotografica sul territorio e i fossili e le attività educative del Museo delle Scienze dell’Università di Camerino, che torna a distanza di un anno a raccontare come il museo si sta risollevando dopo il terremoto del 2016, anche grazie alla solidarietà dei cittadini e dei commercianti di Montevarchi.
All’interno di questo Festival, però, siamo sicuri, il vero “Divo” sarà lui, il Mammuthus Meridionalis, o meglio, i suo preziosi resti fossili. Rinvenuto lo scorso anno nelle campagne del Valdarno, l’illustre esemplare verrà “ristrutturato” dal Museo che è risultato uno dei vincitori del bando regionale Musei in azione 2018. Grazie al sostegno economico della Regione Toscana prenderanno il via, già durante il festival, workshop di progettazione partecipata per il grande progetto e sarà inoltre aperta la campagna di crowdfunding per reperire risorse per l’allestimento dell’elefante, previsto nei prossimi mesi a conclusione del restauro. Un’altra grande sfida per portare il museo nel panorama nazionale e internazionale.
Il Festival vede il coinvolgimento della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Siena, Grosseto e Arezzo, dell’Università di Firenze e di Camerino, i patrocini di AIQA (Associazione Italiana per lo Studio sul Quaternario, di ANMS (Associazione Nazionale Musei Scientifici), e naturalmente il fondamentale sostegno del Comune di Montevarchi, insieme a Banca del Valdarno, UniCoopFirenze sezione soci di Montevarchi e Massimo Manganelli Group.
Il programma completo si trova sul sito www.museopaleontologicomontevarchi.it.