Fino al 15 ottobre si possono presentare le candidature on line per il Festival Europeo delle arti nelle lingue minimizzate. Di cosa si tratta?
C’è un piccolo grande Festival che ormai da 4 anni celebra la bellezza delle diversità.
Si tiene nel cuore del Friuli, ad Udine, e si chiama SUNS. Preso in prestito dal termine friulano “suoni” è una piccola Babele di lingue, suoni, contaminazioni che per 2 giorni trasforma il Friuli nella capitale degli idiomi dell’anima.
SUNS Europe è infatti il principale Festival europeo che racconta e fa conoscere a tutti le lingue minorizzate. Quelle lingue cioè che pur non essendo ufficialmente riconosciute come tali continuano ad essere parlate, amate e vissute intensamente da milioni di persone in territori circoscritti. E quale modo migliore di celebrare le lingue se non declinandole nelle arti?
Ecco perché SUNS Europe è un Festival fatto di arte, contaminazione, talento, pluralismo linguistico e creatività. Dove lingue con una storia antica si confrontano con forme di comunicazione moderne e contemporanee.
L’obiettivo dichiarato è quello di dimostrare al mondo come la diversità linguistica in Europa, oltre a essere una ricchezza culturale e un diritto fondamentale, sia anche un’inestimabile risorsa creativa.
Come ogni anno, anche il prossimo dicembre Udine sarà invasa da decine di artisti per dare vita a una vera e propria ‘Babele’ ricca di produzioni artistiche ricercate e originali nei campi di teatro, musica, cinema e letteratura.
L’appuntamento per l’edizione 2018 è infatti l’1 e il 2 dicembre.
Nato nel 2009 come palcoscenico per gruppi e musicisti che cantavano in una delle lingue minorizzate dell’area alpino-mediterranea, il Festival oggi è un luogo d’incontro e di confronto delle migliori produzioni artistiche in lingua minoritaria su scala europea (Baschi, Gallesi, Bretoni, Catalani, Sardi, Sápmi e Buriazi). Suoni quindi ma anche cinema e testi letterari che esprimono, con visioni e parole, identità esistenti e resistenti. SUNS Europe nasce a Udine, in Friuli, cuore multilingue d’Europa, non per caso: qui, dagli anni Ottanta esiste Radio Onde Furlane, che trasmette musica e cultura usando quasi esclusivamente la lingua friulana e che è l’anima della manifestazione. L’ARLeF, Agenzia regionale per la lingua friulana, ha creduto da subito nel progetto al punto da permettergli, in pochi anni, di diventare un evento di respiro europeo sostenuto, tra gli altri, anche dal Consiglio di Europa.
Volontari cercasi!
Componente fondamentale del Festival sono i volontari che hanno il compito di accompagnare gli artisti in hotel, a teatro o nelle varie attività previste dal programma del Festival, oltre che di presenziare agli Infopoint allestiti all’interno del Teatro Nuovo Giovanni da Udine con l’obiettivo di raccontare e far conoscere a tutti quanto la diversità linguistica sia una ricchezza e una risorsa preziosa. L’invito è soprattutto per gli universitari: sono richieste buona conoscenza della lingua friulana e di quella inglese (o di altre lingue) e buona capacità a relazionarsi con le persone di cultura e provenienza diverse. Se pensate di essere le persone giuste (o di conoscerne) potete proporre la vostra candidatura sul sito della manifestazione. I candidati selezionati riceveranno una conferma via e-mail. Per maggiori informazioni: volontari@sunseurope.com.
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Credits fotografici: Ufficio Stampa SUNS
