Il Collinarea Festival, a Lari (Pisa) dal 27 luglio al 3 agosto, taglia il traguardo della 21ma edizione e, più che mai, si propone come un festival che vede nel teatro e nell’arte, un valore anche e soprattutto politico, che riporta alle piazze la loro natura di luoghi di aggregazione, raduno e discussione intorno a un’idea, come in una grande Agorà. Ovviamente, questo è il motivo-valore per cui ve lo stiamo segnalando.
Il Festival – da sempre un progetto di Scenica Frammenti in collaborazione con il comune di Casciana Terme Lari– vuole al contempo avere una forte identità sociale e culturale ed essere, come è nella natura dello spettacolo, attrazione per un pubblico eterogeneo che, trasportato a Lari, ne scopra la bellezza, incentivando, di rimando, la crescita di un turismo culturale, consapevole dei luoghi che attraversa. A Lari, il coinvolgimento popolare diretto prende un significato chiave, diventa un processo inclusivo, che riguarda un’intera comunità allargata.
“A Lari, nelle ore del primo fresco serale, si accende da ventuno anni Collinarea, che colora il borgo di arte e cultura, di idee e incontri, di risa e di pianti, di riflessioni e di leggerezza – spiega Loris Seghizzi, Direttore artistico del festival – L’incanto del sentirsi una cosa unica con il mondo che ci circonda esplode al tramonto, in Castello, dove la luce del sole che tramonta è il fondale del nostro stupendo teatro, tra suoni della natura e vento che viene dal mare per accompagnarci alla sera. E la sera lascia spazio a quell’intimità di cui tanto abbiamo bisogno, da condividere da chi, come noi, cerca il Genius loci. Lari è un luogo perfetto per ospitare lo spettacolo, ha in sé un incredibile numero di teatri a cielo aperto di aspetto e dimensioni ideali. Noi lo immaginiamo come un grande unico palcoscenico dislocato e per questo vogliamo mettere in connessione i vari spazi, in modo che possano interagire, guardarsi, ascoltarsi”.
Un intelligente mix tra teatro, musica, poesia, cinema, libri, laboratori, incontri e performance. Insomma, vere Contaminazioni, come dovrebbe essere nella natura di un festival. Inaugura il 27 luglio, alle ore 21.30, Bobo Rondelli che prima presenterà il suo libro autobiografico “Cos’hai da guardare”, edito da Mondadori, e a seguire proporrà uno spettacolo inedito, tra racconti e musica. Il 28 luglio si entra nel vivo con il programma teatrale, al Castello dei Vicari alle ore 20.00, con lo spettacolo di Teatrovando, compagnia fondata da Santiago Baculima, attore ecuadoriano giramondo, già ospitato da Scenica Frammenti, qui con la sua nuova creazione “La morte del resuscitatore”. Alle 21.00 in Piazza Matteotti la prima nazionale di “Iago – a rock tragicomedy” di Bamsemble, uno spettacolo divertente, ispirato a Otello di Schakespeare. Lo spettacolo vedrà un’Ouverture molto speciale, una performance di danza che definire sopra le righe è riduttivo. Il 29 luglio la ricerca teatrale prende il nome di AtlantideY, una compagnia che ama spaziare fra il video e il teatro, e che in questa occasione presenterà la performance“Ciechi”, alle ore 20.00, in Castello. Alle ore 21.00, nello scenario di Piazza Vittorio Emanuele, un evento dedicato alla poesia, con protagonista Maram Al-Masri, scrittrice siriana residente a Parigi, la cui ricerca artistica è incentrata sulla narrazione della solitudine dell’immigrato, la nostalgia della propria terra, la libertà della donna, tematiche catturate attraverso immagini scarne e fulminee, che le hanno valso il paragone con la poetessa Saffo. Alle ore 22.15 la replica di “Iago – a tragicomedy”, in Piazza Matteotti.
La giornata del 30 luglio alle 19.00 prevede il primo incontro dedicato alla sessione Connessioni, due appuntamenti moderati dal professor Francesco Biasci che aprono la discussione intorno a città INvisibile, un progetto di commistione tra arte e tecnologia, per una nuova e innovativa proposta di creazione e di spettacolo dal vivo, che si svilupperà nei prossimi anni. Livia Grossi alle ore 20.00, nel Castello, proporrà un estratto di “Nonostante Voi – Storie di donne coraggio”, attraverso la sua peculiare pratica di teatro reportage, che la vede impegnata da anni nei luoghi di conflitto. A seguire, alle ore 20.30, uno dei musicisti più apprezzati del panorama jazz sperimentale, Dimitri Grechi Espinoza, ancora in Castello all’ultima luce del giorno con il suo magico assolo “OREB”. Alle 21.00 la prima nazionale di “Perfetto Imperfetto”, spettacolo di teatro-ragazzi della compagnia Fratelli Invincibili, in scena Eros Carpita, Roberto Kirtan Romagnoli e Sveva Gini, di soli 16 anni. Alle 22.15, in Piazza Vittorio Emanuele, Sara Bellodi, protagonista accanto a Dario Fo nei suoi ultimi anni di vita, vestendo di fatto i ruoli di France Rame, presenta il suo spettacolo in prima toscana “Non è mai troppo tardi per cominciare a fumare”, nei panni di un’anziana signora che lotta a suo modo contro il sistema.
Mercoledì 31 luglio alle 20.00 tocca all’eclettico Valentin Hoffmann, che, per la prima volta davanti a un pubblico italiano, seduto alla sua tastiera, presenta “Love, Liebe, Lublu e un po’ d’amore” uno spettacolo tra teatro e musica, divertente e originale. Alle 21.00, in piazzetta Tommaseo, Salvatore D’onofrio, attore storico di Sud Costa Occidentale diretta da Emma Dante, nonché protagonista del suo ultimo spettacolo “La Scortecata”,interpreta “Dora Pais Show”, storia di una donna di provincia che diviene, suo malgrado, omicida. Alle 22.00, il primo di tre consueti appuntamenti con i progetti di formazione che si svolgono durante l’anno sul territorio, una sessione a cui la direzione artistica del festival ha sempre tenuto particolarmente, dato il valore sociale che porta; una dimensione dove persone di ogni estrazione e provenienza, si confrontano con il teatro e trovano in questo una strada parallela e poco consueta, una dimensione che si traduce in uno specchio per lo spettatore, avvicinandolo all’arte in modo ancora più diretto. In scena dunque la Compagnia Laboratorio SF con “Us and them”, una riflessione sull’infanzia e sul conflitto.
Il 1 agosto, alle 19.00, in piazza Matteotti, ritorna Connessioni, dove questa volta sono protagonisti il prof. Carlo Ventura, docente di Biologia Molecolare presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Bologna, Salvatore Tedesco, Professore di Estetica presso l’Università di Palermo e con Stefania Ippoliti, presidente della Toscana Film Commission e della Italian Film Commissions. Alle 20.00 il secondo appuntamento dedicato ai progetti di formazione, che questa volta vede protagonisti 17 ragazzi under 18 per il progetto Piccola Compagnia Scenica Frammenti Lab, con lo spettacolo “Vota Pitagora!” ispirato al pensiero filosofico del filosofo greco. Alle 21.00, al Teatro Comunale, la prima toscana della Compagnia Civilleri / Lo Sicco con “Bianca”, un lavoro incentrato sulla faticosa ricerca dell’identità di una donna, nonostante il disordine della sua esistenza. Alle 22.00, assisteremo alla proiezione, in prima toscana, del documentario di Fabrizio Galatea di Zenit Arti Audio Visive, dal titolo “Sa femina accabadora”, opera dedicata alla figura femminile, leggendaria, che praticava un’antica forma di eutanasia; una storia che arriva dalla Sardegna ma che ha origini molto più profonde.
Venerdì 2 agosto il programma inizia alle 19.00 in piazza Matteotti con un atipico “Orlando Furioso” della compagnia Collettivo Clown, uno spettacolo di piazza che ci riporta a una narrazione popolare; alle 20.00 nel prato del Castello ospite Dimitri Galli Rohl che presenterà il suo nuovo libro per ragazzi “Kappa O” edito da Einaudi; alle ore 21 in piazza Vittorio Emanuele sarà la volta di Marco Brinzi, bravissimo interprete lucchese, con “Autobiografia di un picchiatore fascista”, un’indagine sui motivi che spingono le giovani generazioni ad avvicinarsi ad un’ideologia che la storia dovrebbe aver sconfitto. Alle 22.15 la Piccola Compagnia Lab SF con “Tempest”, ultimo appuntamento con la sessione dedicata ai progetti di formazione, ispirato alla celeberrima opera shakespeariana, legato a tematiche del nostro tempo, con uno sguardo particolare al fenomeno dell’immigrazione.
Il 3 agosto si terrà la grande chiusura del festival, storicamente denominata InArea, che vede la messa in scena di “In Casa Cupiello”, opera dislocata nell’intero borgo, ispirata a Natale in casa Cupiello di Eduardo De Filippo, che sarà creata durante gli otto giorni di festival, dove verranno coinvolti i partecipanti dei quattro laboratori del programma e che vedrà la partecipazione della banda, degli esercizi commerciali e, soprattutto per la parte scenografica e sonora, degli abitanti di Lari. Si tratta di uno spettacolo urbano che sfrutta la bellezza del luogo che lo ospita. Per finire, un concerto dei Musicanti di San Crispino, una band di 14 ottoni che chiuderanno in gran festa questa edizione di Collinarea.
Come di consueto, il Collinarea propone il connubio tra teatro, musica, buon cibo e buon vino grazie al “palcoscenico” della deliziosa taverna Al ProVino, meeting point di artisti e operatori, nel cuore del borgo antico di Lari.
Info e biglietti: info@collinarea.it, www.collinarea.it, tel. 0587.350668 – fax 0587.468107
Cellulare/whatsapp: tel. +39 333 7143181
Biglietto cumulativo per tutti gli spettacoli della serata:
intero 12 euro
ridotto soci Scenica Frammenti 10 euro
bambini da 7 a 12 anni 10 euro
bambini fino a 7 anni omaggio
Biglietto per unico spettacolo:
intero 8 euro
ridotto soci Scenica Frammenti 7 euro
bambini da 7 a 12 anni 7 euro
bambini fino a 7 anni omaggio