Nel cuore di una regione ricca di storia e fascino, in cima a una rupe che spicca in un dolce panorama collinare, appare alla vista quasi come una visione: Orvieto. Un luogo magico, in cui sembra che il tempo si sia fermato, che accoglie chi arriva con una bellezza abbagliante. Il Duomo, con la sua meravigliosa facciata che sorprende arrivando dai vicoli, è un capolavoro gotico che custodisce la cappella di San Brizio, con gli affreschi del Giudizio Universale di Luca Signorelli, che completò l’opera iniziata dal Beato Angelico.
Se il Pozzo di San Patrizio, pregiata opera di ingegneria a doppia rampa elicoidale da poco riaperta, porta sottoterra a oltre 50 metri di profondità, la Torre del Moro solleva di altri 50 metri al di sopra della linea dell’orizzonte, regalando una vista a tutto tondo sul panorama circostante.
Ma se il patrimonio artistico e architettonico di Orvieto è di grande valore, ancora più prezioso è il patrimonio umano, che dopo il periodo di chiusura forzata, desidera riaprirsi al mondo e accogliere, di nuovo, i visitatori con cui condividere l’amore per questa città.
Il Comune di Orvieto ha intercettato il bisogno dei suoi abitanti di raccontarsi e vivere in modo differente il territorio, lontano dalla retorica didascalica da cartolina, per proporre a ognuno una chiave di lettura personale, vicina al cuore di chi percorre i suoi vicoli e si sofferma sulle scale del Duomo più bello del mondo, si affaccia nelle botteghe o esplora l’Orvieto sotterranea, attraversa le piazze dove gli orvietani si incontrano e i bambini giocano a pallone.
Per farlo, ha messo al centro di un nuovo progetto di comunicazione proprio le persone, che si sono raccontate in un video di 2 minuti e mezzo: ad esempio Rosaria, che lavora con creta e pennelli per plasmare le sue opere e condividere la passione per la ceramica con tutti quelli che si affacciano al suo atelier, oppure Christian, l’oste che ama soffermarsi sulla soglia per raccontare il fascino dei vicoli dove i bambini corrono e giocano, incontrandosi al crocevia della Torre del Moro. O Maurizio e Silvio, i due falegnami che portano avanti con passione un’abilità artigianale preziosa, uno dei tanti mestieri della tradizione che rendono Orvieto ancora più affascinante e accogliente.
“Orvieto. Città viva. Esperienza autentica” – questo il titolo del video – parla “dall’interno”, osserva con gli occhi degli orvietani, mettendo in scena la bellezza intrinseca e imperfetta di un territorio fedele allo spirito forte e resistente dei suoi primi abitanti, che ha saputo uscire dal buio dei mesi di lockdown per riaffacciarsi alla quotidianità, allo scorrere della vita, con lo sguardo pieno d’amore di chi conosce ogni angolo della sua città e vuole tornare a viverla appieno.
(Qua è possibile vedere il video https://youtu.be/D8tpjfomAls)
“Abbiamo scelto di abitare gli spazi della storia”, raccontano i protagonisti del video, “dove ogni dettaglio ci permette di tornare all’essenza delle cose importanti, ritrovare l’ispirazione per la vita, viaggiare attraverso lo scambio di storie”.
Nel video lanciato in questi giorni, dunque, ci sono gli orvietani, che si incontrano (e si innamorano) sui gradini del Duomo, che si affacciano alle finestre per salutare, che scelgono di tornare qui, dopo essere stati in giro per il mondo, che si siedono sulle panchine ad ascoltare il suono dei vicoli, che si vogliono raccontare.
Insomma, c’è tutta una città fatta di persone, che ci invita a scoprire la sua anima più vera.