Piccoli borghi medievali, sentieri immersi nella macchia mediterranea, scorci improvvisi di mare, salite, sterrate e profumi di rosmarino, ma soprattutto tanti marciatori, che, zaino in spalla, hanno partecipato alla Run for Malawi, la marcia di solidarietà, organizzata dal Comune di Arcola (Sp) con la collaborazione del Comitato provinciale marce.
La marcia si è tenuta domenica 17 marzo e noi c’eravamo perchè la nostra giornalista Daniela Tresconi era nell’organizzazione dell’evento e abbiamo potuto vedere gli oltre 200 i partecipanti, grandi e piccini, che si sono riversati lungo i percorsi che dal Ponte di Arcola hanno permesso di raggiungere i paesi collinari di Monti, Fresonara e Baccano, fino al Forte di Canarbino, rientrando sul tracciato dell’antica Via Lusitana con una sosta ad Arcola Centro storico per ammirare la maestosa Torre Pentagonale (MaP) e il Castello Obertengo.
La marcia, che si rinnova ogni anno, raccoglie fondi per la comunità di Balaka in Malawi, alla quale la comunità arcolana è legata da un fraterno rapporto di amicizia ormai dal lontano 2009, per sostenere il funzionamento del Confort Hospital e la scuola del distretto africano.
Il denaro ogni anno viene consegnato a Padre Mario Pacifici, missionario responsabile della comunità, durante la tournee dell’Alleluja Band, il gruppo di danze e musiche africane che nei mesi estivi gira l’Italia e l’Europa, portando nei teatri e nelle piazze il caldo cuore dell’Africa.
Se vuoi scoprire di più su gli spettacoli dell’Alleluja Band leggi uno dei nostri reportage.
Questa volta Padre Mario, che si trovava ad Assisi, è riuscito ad essere presente all’evento ed ha ricevuto immediatamente dalle mani del Sindaco Monica Paganini, la somma raccolta nella giornata: oltre 800 euro in contanti, che permetteranno di acquistare grano e farmaci e sostenere il Progetto TIGAWANE – la casa dei bambini di strada, che in lingua CgiChewa significa “Condividiamo”. Il progetto consiste nell’individuare situazioni di bambini vulnerabili ed esposti alla vita di strada, all’intervento e accoglienza in casi di emergenza in accordo con le autorità locali, al reinserimento scolastico, alle attività extrascolastiche e al promuovere la re-inserzione famigliare o l’affido. Il fenomeno purtroppo è in crescita vertiginosa, alcuni stimano in 3 – 4000 bambini per ogni grossa città, Blantyre, Lilongwe e Mzuzu.
Chiunque può sostenere il progetto https://www.orizzontemalawi.org/cosa-puoi-fare/