A bordo della Santa Maria Manuela

I suoi quattro alberi si vedono già da lontano stagliarsi contro il cielo: il veliero Santa Maria Manuela ci aspetta ormeggiato nel porto di La Spezia. Lo scafo bianco si lascia cullare dalle acque come se fosse una balena al riposo. La nave è tornata a rendere omaggio alla città dopo dieci anni di assenza per un’occasione speciale: l’avvio delle celebrazioni dei 100 anni del Palio del Golfo.

Domenica 1° giugno la nave battente bandiera portoghese ha accolto su ponte di coperta autorità, giornalisti e borgatari per la conferenza stampa mirata a divulgare gli eventi PAL100! promossi dal Comune della Spezia, dal Comitato delle Borgate e coordinati da Italian Blue Growth.

La storia del Santa Maria Manuela

Il veliero Santa Maria Manuela venne commissionato da Vasco Albuquerque d’Orey negli anni Trenta del Novecento. Progettato per la pesca del merluzzo aveva, e ha tutt’oggi, uno scafo in acciaio che le consentiva di navigare in acque gelide.

Venne costruito nei cantieri navali Companhia União Fabril in solamente 62 giorni, assieme alla nave gemella Creoula che oggi è utilizzata dalla Marina Portoghese come nave scuola.

Varate entrambe il 10 maggio del 1937 a Lisbona, le due navi armate a goletta per decenni furono adoperate regolarmente per la pesca nelle acque di Terranova e della Groenlandia.

La ruota del timone della Santa Maria Manuela

Nel 2007 la goletta venne comprata da Pascoal S.A. e sottoposta a un lungo intervento di restauro nei cantieri navali di Aveiro.

Adesso ha una nuova vita che niente poco ha a che fare con la precedente. La Santa Maria Manuela è stata trasformata in una nave passeggeri. Accoglie a bordo un massimo di 44 ospiti che desiderano fare esperienze formative, coordinati da 18 membri dell’equipaggio più il comandante e quattro ufficiali tra macchina e coperta. 

La Santa Maria Manuela sovente accoglie ospiti illustri durante vertici internazionali. Nei prossimi giorni, dopo aver lasciato il porto di La Spezia facendo rotta verso la Costa Azzurra, avrà a bordo con tutti gli onori del caso il presidente francese Macron.

Le caratteristiche della Santa Maria Manuela

Potevamo non scendere sotto coperta per curiosare tra le cabine e i vari ambienti interni della nave? Ovvio che no. Uno degli ufficiali di coperta ci ha accompagnato gentilmente nei locali della nave per mostrarci cosa abitualmente vedono i passeggeri.

Avrei voluto vedere la sala macchine sfidando le alte temperature dei motori rimasti accesi per ore di navigazione ma l’ufficiale l’ha vivamente sconsigliato. La nave era arrivata in porto da poche ore e ancora aveva bisogno di essere rimessa in sesto in vista di salpare per altri mari.

la plancia del Santa maria Manuela

 

In compenso abbiamo avuto modo di vedere la plancia di comando, rigorosamente fornita delle tecnologie di ultima generazione e di addentrarci nella sala mensa a disposizione degli ospiti, con tanto di bar.

In fondo non mi dispiacerebbe fare una bella traversata oceanica a bordo ma su questa nave non sarebbe possibile farlo. Non è solita affrontare infatti le onde dell’Atlantico. Ci hanno provato con l’equipaggio ad arrivare in Canada ma non è andata benissimo, così mi riferisce l’ufficiale chiacchierando. L’Atlantico lo affronta ma da solo sotto costa: è più prudente per una vecchia signora come lei rimessa a nuovo.

 

La sala mensa e l’angolo bar per i passeggeri

Attrezzata a goletta aurica, la Santa Maria Manuela ha dodici vele per una superficie al vento di 1266 metri quadrati. Qualche altro numero? Ha una lunghezza fuori tutto di 68 metri e un pescaggio di cinque metri e mezzo.

Insomma, questa nave battente bandiera portoghese che a bordo ha un equipaggio prevalentemente turco ma che parla inglese e spagnolo, oggi solca i mari con un’eleganza d’altri tempi che ancora emoziona.

 

 

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