Finlandia, tanta neve e una domanda campale: Babbo Natale esiste? È da qui che prende il via LAPPONIA, commedia campione di incassi e di risate in Spagna e in Sud America scritta da Marc Angelet e Cristina Clemente, che giunge finalmente in Italia per la prima volta interpretata da Sergio Muniz, Miriam Mesturino, Cristina Chinaglia e Sebastiano Gavasso, da novembre sui palchi di molte città della penisola e ora in arrivo al Teatro Manzoni di Roma in scena fino al 15 dicembre. La versione italiana è di Pino Tierno, la regia di Ferdinando Ceriani. Per informazioni e biglietti https://teatromanzoniroma.it/
E noi de L’Ordinario che amiamo da morire sia il Natale, sia la Lapponia sia il Teatro, non potevamo non “sbirciare” dietro le quinte. Inoltre, Lapponia, si è aggiudicato un posto in più nel nostro cuore perchè è una produzione nata con l’audiodescrizione per il pubblico non vedente e ipovedente. Così abbiamo raggiunto l’attrice e produttrice Miriam Mesturino durante le prove al Teatro Manzoni prima del grande debutto romano, dopo le prime date di Milano e Torino.
Miriam ha iniziato come attrice all’età di 8 anni, respirando e amando l’atmosfera del teatro e del lavoro attoriale fin da piccolissima. Talmente tanto che esercita la professione di attrice a livello nazionale collaborando però parallelamente con la realtà imprenditoriale di famiglia nella programmazione dei teatri. Attualmente infatti dirige anche DianAct Platea, che produce e distribuisce spettacoli teatrali (tra cui Lapponia) e organizza festival di drammaturgia ed eventi nelle varie declinazioni dello spettacolo dal vivo. In tv l’abbiamo amata in varie serie televisive come Ris, Distretto di polizia, Rex, ed è stata protagonista nella serie Terapia d’urgenza nel ruolo di Eva Leoni.
Ecco che cosa ci racconta Miriam Mesturino di Lapponia, uno spettacolo da gustare ancora di più in questo periodo natalizio anche se, attenzione, questa commedia potrebbe mettervi in crisi, come racconta il regista. “Lapponia è una commedia dallo humour corrosivo e graffiante – spiega il regista Ferdinando Ceriani – che porterà allo spettatore uno specchio deformante nel quale scoprirà qualcosa che lo riguarda molto da vicino”.

Ecco l’intervista a Miriam Mesturino
“Lapponia è una commedia magica tra verità e bugie” recita la locandina. Lei che rapporto ha rispettivamente con la magia (intesa come sorpresa, meraviglia, stupore), la verità e le bugie?
“Per me, come per Monica, il personaggio che interpreto, la dimensione magica nella vita è importante. Penso che abbiamo bisogno di credere, di sognare e di stupirci, almeno ogni tanto. Istintivamente e naturalmente dico la verità, sono anche troppo schietta e diretta. Con l’esperienza, e con l’aggiunta nella mia attività professionale dell’aspetto imprenditoriale e organizzativo, ho dovuto accettare che qualche piccola bugia alle volte è necessaria… anche per proteggere alcune persone. Nei rapporti affettivi ritengo che la sincerità sia fondamentale. Preferisco rinunciare al
rapporto con chi non ha il coraggio di dire la verità”.
La domanda è d’obbligo, ci perdoni, vista la commedia: Lei crede a Babbo Natale?
“Proprio in Babbo Natale no, ma che ci sia nella vita e anche a proposito dei regali, delle cose che arrivano… l’imprevisto , l’insondabile, l’impalpabile… questo sì”.

Bisogna assolutamente venire a vedere Lapponia perché……?
“È una bellissima commedia, un testo molto intelligente, divertente ed emozionante, con una scrittura vivace che introduce a sorpresa ogni nuovo sviluppo della vicenda, mantenendo quindi sempre coinvolto lo spettatore . Partendo da questo straordinario testo dei due bravissimi autori spagnoli, il regista Ceriani ha lavorato molto bene con noi
attori e nella cura di tutti gli elementi che compongono lo spettacolo. Ad esempio molto bella è la scenografia, che ricostruisce l’abitazione lappone di due dei quattro protagonisti. I miei colleghi Sergio Muniz Cristina Chinaglia e Sebastiano Gavasso sono interpreti eccezionali”.
Calca i palcoscenici dei teatri da quando è una bambina. Non solo recita da sempre ma si occupa anche della produzione di spettacoli. Creare qualcosa di così emozionale ed emozionante è più un regalo che si fa a se stessi o più al pubblico e quindi agli altri?
“Che bella questa domanda! È un regalo reciproco tra artisti e pubblico. In occasioni come questa di Lapponia provo una grandissima emozione perché è un progetto che nasce interamente da me e raccogliere questo significativo apprezzamento da parte del pubblico, che, oltre a ridere e applaudire, ci dice quanto gli offriamo argomenti su cui tornano a ragionare il giorno seguente… mi procura una grande gioia e mi offre un’importante conferma”.
Che cosa rappresenta per lei il teatro?
“Il teatro, per me come per la mia famiglia di origine, è parte fondamentale della nostra vita. È dove trascorriamo la maggior parte del tempo. Al Teatro abbiamo sacrificato tanto, ma tante emozioni e soddisfazioni ci ha dato e continua a regalarci. Al di là della nostra esperienza familiare , penso che il teatro fatto bene illumini e arricchisca
la vita di chi vi partecipa, da attore e da fruitore”.
Com’è stato avere come compagno in questa avventura Sergio Muniz, con cui aveva già lavorato?
“Sergio è uno straordinario compagno di lavoro, sempre disponibile e collaborativo. E molto attento a tutti gli aspetti dello spettacolo e della messa in scena, e offre suggerimenti costruttivi. Abbiamo lavorato insieme l’anno scorso in teatro con “C’è un cadavere in giardino” e parecchi anni fa in una lunga serie TV per la RAI, dove eravamo tra i protagonisti fissi della serie. Abbiamo quindi un rapporto consolidato. In Lapponia Sergio interpreta un personaggio differente da come di consueto si è abituati a vederlo, è stata una sfida interessante che ha accolto con entusiasmo, e, attraverso momenti di approfondimento e verità, ottiene effetti di grande comicità”.
Chiudiamo con la nostra domanda di rito: cos’è o cosa è stato STRA-Ordinario nella sua vita?
“Nella mia vita sono straordinari il mio lavoro, alcuni incontri con persone eccezionali, la mia famiglia, e quindi i miei genitori e le mie sorelle , i miei figli e il mio cane Diana”.

La Trama della commedia
Monica, il marito spagnolo Ramon e il loro figlio Giuliano sono andati in Lapponia per trascorrere le vacanze di Natale con la sorella di Monica –Silvia – il suo compagno finlandese Olavi e la loro figlia di quattro anni Ania. Tutto sembra filare liscio fino a quando la bimba rivela al cuginetto che Babbo Natale non esiste, è solo una bugia inventata dai genitori per costringere i bambini a comportarsi bene. Ecco dunque la miccia che trasformerà un’idilliaca serata di festa, ai confini del circolo polare artico, in un campo di battaglia al tempo stesso esilarante e feroce in cui vedremo sgretolarsi, a poco a poco, le maschere di benevolenza, tolleranza e buona creanza dei quattro protagonisti.
È giusto dire sempre la verità? Le bugie sono così cattive? Bisogna svelare il trucco o è meglio lasciare spazio all’illusione e alla magia? Sono queste le domande che metteranno in crisi il modo di allevare i figli, le tradizioni, i valori famigliari e culturali delle due coppie fino a portarle a svelare segreti e desideri inconfessabili.
Lapponia è uno spettacolo DianAct Platea.
Di seguito il Tour dello spettacolo
Roma Teatro Manzoni | 28 novembre -15 dicembre 2024
Cerignola (Fg) Teatro Roma | 26 dicembre 2024
Foggia Teatro del Fuoco | 27 dicembre 2024
Lacedonia (Av) Teatro Comunale | 28 dicembre 2024
Martina Franca (Ta) Teatro Nuovo| 29 dicembre 2024
Roma Teatro Roma| 31 dicembre 2024 – Spettacolo di Capodanno
Venosa (Pz) Teatro Lovaglio | 4 gennaio 2025
Oppido Lucano (Pz) Teatro Obadiah | 5 gennaio 2025
Ostia Teatro Nino Manfredi | 23 gennaio – 2 febbraio 2025
Modena Teatro Michelangelo | 11 – 12 febbraio 2025
Savigliano (Cn) Teatro Milanollo – 21 febbraio 2025
Albenga (Sv) Teatro Ambra – 22 febbraio 2025
Pace del Mela (Me) Teatro del Mela – 1 marzo 2025