530 rose realizzate a mosaico in smalti vetrosi veneziani ma anche rose in ardesia, marmi policromi, ceramiche, in vetro cattedrale, maioliche, pietre naturali e finanche assemblate con ciottoli di fiume.
La realizzazione del murales ‘Roses for Carrara’ è giunta al termine e ha visto la partecipazione di persone provenienti da 32 diversi paesi del mondo e circa 420 artisti. La rosa a mosaico ‘più giovane’ è quella realizzata da un artista in divenire di soli cinque anni e la maggior parte dei fiori, come mi dice Enzo Tinarelli, ideatore del progetto, è stata realizzata da donne.
Ma cos’è Roses for Carrara?
È stata Suzanne Spahi, mosaicista canadese che da diversi anni vive a Carrara, assieme al marito e professore Enzo Tinarelli, a pensare nel gennaio 2021 alla realizzazione di un’opera collettiva.
Ideata come un murales con le sembianze di un ceppo di rose che, dopo la potatura, si apre a nuova vita, facendo sbocciare grazie alla linfa della creatività nuovi boccioli, poco a poco ha preso forma fino a divenire un progetto concreto.
“Lanciata l’idea in rete – dice Tinarelli – hanno iniziato ad arrivarci rose realizzate a mosaico in diversi materiali da tutto il mondo. Non ce ne aspettavamo così tante e dunque è stato necessario trovare un posto adeguato per poterle posizionare tutte”
Mentre mi parla Tinarelli rigira tra le mani una piastrella in ceramica con un uccellino dipinto sopra, realizzata da un’artista. È un altro tassello appena ricevuto della grande opera collettiva.
L’installazione permanente Roses for Carrara è visibile sul muro esterno di Cassa Edile Massa-Carrara, in fondo a Via Del Cavatore e verrà ufficialmente inaugurata Sabato 30 Novembre 2024, alle ore 11 a Palazzo Cucchiari.
Dal Brasile e dall’Argentina sono arrivate tante rose ma sono giunti fino a Carrara anche fiori dall’Australia, dalla Nuova Zelanda, dall’Azerbaigian e dalla Cina.
Un’opera aggregativa che ha richiesto la manodopera di un gran numero di persone per essere portata a termine. Installare una ad una le rose non è stata una passeggiata e lo sa bene chi per oltre quaranta giorni consecutivi non si è staccato da quella parete.
Le rose inserite nel mosaico sono state tutte catalogate e dotate di un chip di tracciabilità, installato da Claudio Morelli di Apuana SB. Il dispositivo elettronico permetterà ai visitatori di leggere online informazioni sull’autore che le ha realizzate, il luogo di creazione e la storia del fiore.
Il progetto fa parte della rigenerazione urbana ed è sostenuto dalla Fondazione Marmo Ente Filantropico ETS e dalla Fondazione e dall’Associazione Amici dell’Accademia di Belle Arti di Carrara Onlus.
Per essere resa ancora più inclusiva, nel prossimo futuro, come mi riferisce l’architetto Corrado Lattanzi, sponsor permettendo, verrà messa a punto una pedana adiacente al muro in modo tale che l’opera possa essere vista, toccata e apprezzata anche dai diversamente abili.
La bellezza attrae bellezza e Roses for Carrara Project lo sta dimostrando attirando a se persone di culture diversissime tra di loro e rendendo più bello e interessante un angolo di Carrara.