Come Medusa che trasforma in pietra ciò che guarda, il fotografo Lorenzo Vitturi ghiaccia tutto quello che passa dinanzi al suo obiettivo. Non è solo una facile metafora dell’istante fissato nel tempo: Vitturi prima di immortalare i soggetti sapientemente costruiti, li surgela.
Sono intrappolate nel ghiaccio le sovrapposizioni dei tessuti, ghiacciate sono le verdure e finanche i collage di immagini di volti sono stati sottoposti alla medesima procedura.
È questo ciò che accade nella prima sala del progetto espositivo ‘Borgo Roma. Paesaggio in transizione’ a cura di Giangavino Pazzola, curatore dei progetti di ricerca di CAMERA Centro Italiano per la Fotografia di Torino, in collaborazione con Giulia Adami, curatorial project manager di EARTH Foundation.
Vitturi, fotografo e artista noto in ambito internazionale, espone i suoi lavori che sono un punto d’equilibrio tra il linguaggio dell’installazione artistica con quello della fotografia d’autore.
Allestita al primo piano del complesso di Eataly di Verona, la mostra è un punto di contatto con la realtà del quartiere Borgo Roma che la ospita. A lungo dismessa, la grande struttura industriale un tempo fu la più grande ghiacciaia d’Europa. Gli oltre 10mila metri quadrati di celle refrigerate e l’enorme cupola in cemento armato, grazie al progetto del celeberrimo architetto Mario Botta, oggi ospitano i migliori prodotti gastronomici del Made in Italy e prestigiose mostre d’arte moderna e contemporanea.
Lorenzo Vitturi, partendo proprio dall’idea del ghiaccio che ben si presta a numerose interpretazioni accomunabili all’arte della fotografia, nella sua ricerca artistica ha voluto raccontare l’evoluzione del quartiere periferico di Verona, Borgo Roma, passando attraverso il cibo e le mescolanze di culture. D’altro canto cibo e cultura da sempre sono strettamente collegate tra di loro.
La seconda sezione dell’esposizione ha un respiro più internazionale benché rimanga fortemente collegata al cibo, protagonista di istallazioni arrivate per l’occasione da Londra. Le trasformazioni urbane vengono raccontate dall’artista-fotografo Vitturi con uno sguardo aperto, che non dà giudizi ma offre allo spettatore solo domande.
Quello che a colpo d’occhio sembra caotico racconta invece storie intense di popoli, culture e mescolanze di odori e sapori.
Un consiglio. Prima di varcare la soglia del percorso espositivo ‘Borgo Roma. Paesaggio in transizione’, lasciate fuori dalla porta ogni pregiudizio e godetevi il viaggio.
La mostra è aperta al pubblico gratuitamente presso gli spazi di EARTH Foundation fino a lunedì 6 gennaio 2025.