Che nella vita bisogna prendere qualche rischio lo sanno tutti, il difficile sta nel riuscire a capire quando invece è meglio evitare un pericolo. Ma il rischio, si sa, fa parte della vita e non prenderne mai vuol dire andare incontro a un fallimento sicuro. Chi sta rischiando grosso, in questo periodo funestato dalla pandemia sono i titolari delle palestre e dei centri sportivi, alcuni sono già «alla canna del gas». Abbiamo curiosato sulle bacheche dei social e sui siti web di compravendita, che sono tempestati di messaggi dei gestori che stanno svendendo la loro attrezzatura. Per alcuni è la mossa del cavallo per avere subito liquidità, per altri, l’atto finale.
È un grido di dolore quello che si alza dal mondo del fitness che soffre per la sospensione delle attività che perdura dal 26 ottobre e
che aggrava le perdite già consistenti del primo lockdown. Noi abbiamo incontrato Paolo Navone, della provincia della Spezia, titolare della Palestra ForMe di Sarzana e ci siamo fatti raccontare come si può e si deve resistere in attesa di tempi migliori.
Buongiorno Paolo, ti va di presentarti ai nostri lettori e parlarci della tua palestra?
Ciao Daniela e grazie per la bella opportunità. Sono Paolo Navone, classe 1983, ho una formazione classica seguita da laurea in scienze motorie con specializzazione in biomeccanica e, dal 2005, svolgo la mia professione di Personal Trainer. Ho un sacco di hobby: kitesurf, snowboard, skateboard, OCR and MUD Run, Videogiochi (Sport,Adventure, GDR), Lego. Sono specializzato in programmi di allenamento volti a migliorare la forza e il potenziamento muscolare, la flessibilità, la resistenza aerobica e la mobilità, tramite le metodiche del powerlifting, bodybuilding e allenamento funzionale. Ho anche ideato una modalità di allenamento che fonde queste discipline, per migliorare la forma fisica, e ritrovare il piacere di sentirsi bene dentro il proprio corpo, rivolta a tutti quelli che hanno bisogno di dimagrire, tonificare o incrementare la propria massa muscolare, cercando equilibrio e attenzione al rapporto e all’armonia tra mente e corpo. Dopo anni di attività sportiva e allenamenti in diverse discipline, nel 2011 ho realizzato ed aperto la Palestra “ForMe Sarzana” che ancora oggi gestisco con una ottima squadra di istruttori specializzati. E’ un centro fitness di 680 mq con attrezzature Tecnogym nella sala pesi, un’area funzionale (Hangar CrossTraining) ed una sala corsi (Pilates, Funzionale, Yoga, Stretching, Tonificazione, Kick Boxing, Indoor cycling ed altro). In questi anni la palestra ha subito notevoli cambiamenti, investimenti continui alla ricerca del miglior servizio ai clienti, delle migliori pratiche, di risultati eccellenti nell’offrire un pacchetto di servizi.
Paolo, il comparto delle palestre era già stato fortemente colpito dal lockdown primaverile.
Un’indagine condotta dall’International Fitness Observatory, prendendo in considerazione il periodo tra il 17 e il 31 marzo 2020, stimava una perdita di oltre un miliardo di euro. Molti sono nel dubbio se è meglio chiudere o andare avanti così. Il vostro pensiero?
Ho sempre sostenuto e applicato che proprio nei momenti di crisi io vengo fuori al meglio! Non scherzo ci sono persone (poche) che i momenti di crisi le vedono come opportunità, si reinventano, cercano, studiano si formano e soprattutto applicano il principio dell’adattamento che abbiamo come istinto da milioni di anni. E’ la gestione delle emozioni che governa tutto questo, è il fatto di aver “fame” che ti fa reagire e trovare la situazione più giusta per sopravvivere, insomma sono sempre stato una persona pro-attiva
grazie ai miei genitori e non aspetto di certo “gli altri” che creano qualche evento per avere ristori o qualche aiuto in più, la mia vita la creo io non gli altri per me!
Dunque sguardo in avanti e nuovi obiettivi?
Probabilmente continuerò ad investire ed a trasformare ancora la palestra per cercare di essere sempre vicino alle esigenze degli iscritti e cercare di soddisfarle nel migliore dei modi, ma anche cercando di comprendere e magari anticipare i possibili cambiamenti nelle loro aspettative.
Appare del tutto ovvio che nella mia palestra ho continuato ad esercitare l’attività di Personal Training. Devo dire che lo sviluppo di questa professione ha contribuito a meglio orientare le scelte per la palestra stessa, a capire le esigenze specifiche di molti clienti, soprattutto over 40 e a rendermi conto di quanto sia importante la relazione umana con il cliente, al di là degli ovvi requisiti di competenza nella attività sportiva finalizzata. Ho vissuto innumerevoli cambiamenti nelle esigenze dei clienti, ovviamente diversificati per le età, le attitudini, gli obiettivi da perseguire, ed imparando molto da loro. In questi anni ho capito che solo accettando i cambiamenti, anzi immaginandoli o intuendoli, potevo raggiungere un buon livello di successo come stimo quello attuale. A volte però, i cambiamenti trovano grandi resistenze, opposizioni e rinunce.
Certamente la velocità nel cambiamento degli stili di vita, dei bisogni e degli interessi delle persone, in tutte le culture, hanno una velocità difficilmente controllabile. La tecnologia ha determinato però una rivoluzione tanto strabiliante quanto veloce nei comportamenti sociali, ma anche negli organismi umani e nelle loro interazioni, trasformando radicalmente le abitudini ed i comportamenti umani in genere,
determinata soprattutto dalle “protesi” dell’elettricità e di tutti i suoi derivati.
Per fortuna sono sempre stato appassionato ed attento allo sviluppo dell’informatica e degli strumenti che mette a disposizione.
Oggi però c’è stata un’altra rivoluzione, comunemente chiamata Covid-19: sta durando da diversi mesi e le resistenze non si sommano ma si moltiplicano.
In ogni caso l’adattamento alle trasformazioni o alle rivoluzioni culturali, agli stili ed abitudini di vita hanno tutte e ciascuna la caratteristica di essere totalmente interattive e iterative con la mente ed il corpo, con la tecnologia, quindi con le azioni ed i sentimenti, ed infine con le opinioni e le emozioni. Queste iterazioni ed interazioni hanno prodotto, a livello globale, la più grande gamma o declinazione di fenomeni sociali mai vista, ma neanche pensata prima, ed hanno anche prodotto una nuova condizione socialmente molto diffusa, uno stile di vita “inadatto”, solitamente e sinteticamente chiamato “stress”.
Infatti, uno dei cambiamenti più profondi riguarda proprio le “abitudini del corpo” che si sono trasformate da quelle tipiche degli atleti in quelle tipiche della sedentarietà, nell’abitudine ad usare le “protesi elettriche” (l’elettronica) per soddisfare qualsiasi bisogno o esigenza pratica o emozionale, dal lavoro alla vita domestica. Ma la tecnologia consente molto di più.
Cosa state facendo per mantenere il legame e la fidelizzazione con i vostri clienti?
Siccome ci hanno chiuso, noi abbiamo deciso di regalare a tutta la nostra città la possibilità di muoversi con noi GRATIS per sempre, perché in fondo crediamo che la salute sia un bene di tutti e sia fondamentale. Abbiamo creato un gruppo di fb “Forme Online Fitness Experience” nel quale chiunque si potrà iscrivere e al cui interno troverà allenamenti, schede, corsi, webinar, articoli e tante altre novità.
Con i ragazzi, abbiamo deciso di lasciarlo gratuito per sempre, con un unico e solo obiettivo: vogliamo, entro il 2021, far muovere tutta Sarzana! E per fare questo abbiamo bisogno dell’ aiuto di tutti, anche di voi che stai leggendo – se non lo hai ancora fatto entra nel gruppo ORA o, se lo hai già fatto, condividilo con tutti i tuoi amici o parenti.
L’appetito vien mangiando… diceva un proverbio dei nonni.
Ecco allora che abbiamo creato il nostro canale Youtube, dove si possono rivedere le interviste condotte con i nostri professionisti e che trasmettiamo live nel gruppo Facebook ForMe OnLine Experience Sarzana, le lezioni speciali, le interviste ai trainer e molto altro.
E perché non aprire anche un account INSTAGRAM?
Lo abbiamo fatto, quindi… iscrivetevi e seguiteci
Cosa ti senti di dire sugli aiuti del Governo?
Il governo ha fatto quello che era giusto fare, cercando di ottimizzare le poche risorse che avevamo. Nessuno e dico nessuno al mondo, ha saputo gestire una situazione del genere, però purtroppo qui in italia si fa sempre gli allenatori (io avrei messo quello in campo, io avrei fatto, io avrei comprato…), ma le responsabilità che si muovono dietro a delle decisioni così importanti sono alte, e il prezzo da pagare è il fatto di non poter accontentare tutti.