Hanno raccolto un gruppo di quasi 9000 persone in soli due mesi, Monica Marchi e Lorenza Zanoni, le «pasionarie» del Gruppo Sos Oncologia Sarzana Subito. Lorenza ha accettato di scambiare due chiacchiere con noi in questi approfondimenti dedicati alla prevenzione oncologica del mese di Ottobre per farci capire meglio la loro battaglia sociale.

Lorena, come è nata l’idea di fondare questo gruppo?
Sono 24 anni che combatto la mia personale battaglia contro quello che chiamo il mio «inquilino indesiderato»: dopo un primo intervento per asportare il tumore alla mammella e lo svuotamento ascellare, sono stata sottoposta a trenta sedute di radioterapia e per quindici anni sono stata bene. Pensavo di aver superato tutto, di essermi lasciata alle spalle quel momento terribile, invece durante uno dei consueti controlli mi è arrivata la notizia infausta: avevo le metastasi, tredici in tutto, ai polmoni e alla pleura. Ho cominciato una nuova battaglia che dura ancora oggi. Durante il lockdown di marzo il day hospital oncologico di Sarzana (Sp) è stato chiuso e noi pazienti siamo stati dirottati all’ospedale Sant’Andrea: spazi piccoli e angusti, costretti ad attendere il nostro turno fuori nei giardini, sotto la pioggia o sotto il sole battente, senza alcun riparo, una donna è anche svenuta.
L’idea vera è stata di Monica Marchi, un’amica che ho conosciuto durante le visite in ospedale, l’ho invitata a iscriversi al gruppo del San Martino di Genova per aiutarli nella battaglia dei posti letto di oncologia e lei ha intuito che c’era bisogno di un gruppo anche qui in provincia. Abbiamo capito che dovevamo fare qualcosa, unirci insieme, far sentire la nostra voce, chiedere e pretendere i nostri diritti: alla cura, alla prevenzione, ad una qualità di vita dignitosa, anche nella malattia. Abbiamo lanciato un appello al quale hanno aderito moltissime persone, soprattutto donne, malate e non, medici, infermieri, volontari, i rappresentanti del Tribunale del Malato. Siamo un gruppo senza alcun colore politico, non ci interessano gli schieramenti e le fazioni, quello che vogliamo sono la CURA, la PREVENZIONE e la SANITA’ PUBBLICA.
Siete riusciti a raggiungere qualche risultato?
Ad agosto abbiamo dato vita a un flash mob di fronte all’Ospedale di Sarzana per chiedere a gran voce la riapertura dell’ambulatorio di oncologia. Qualcuno ai vertici della Regione (non facciamo nomi), aveva affermato che in fin dei conti tra Sarzana e La Spezia ci sono solo otto chilometri, è evidente che chi parla non ha la minima cognizione di cosa significhino otto chilometri per un malato oncologico, la spossatezza delle terapie, le gambe che non reggono e il fiato che manca. Abbiamo raccolto testimonianze, sottoscritto una petizione, distribuito materiale informativo, portato alla luce di disagi e le mancanze che quotidianamente siamo costretti a subire.
Ora finalmente il day hospital è stato riaperto.
Solo per due giorni alla settimana: il martedi per le visite e le analisi e il mercoledi per la chemioterapia. E’ ancora poco ma è un inizio, almeno i malati non sono costretti a spostarsi fino in città e soprattutto non attendono sotto la pioggia. Purtroppo il centro di Sarzana andrebbe potenziato assumendo nuovi medici e nuovi infermieri: tutto il personale è molto professionale, disponibile e gentile ma devono fare i conti ogni giorno con lunghe liste di persone da visitare, la battaglia del nostro gruppo è anche questa: chiedere a gran voce che queste strutture vengano potenziate e implementate.

Cosa ne pensa dell’istituzione della giornata del tumore metastatico?
E’ la vittoria di ogni donna che convive con il cancro al seno, la vittoria di tutte quelle che in questi anni si sono battute per ottenere una data: il 13 ottobre, la prima giornata ufficiale e nazionale dedicata alla sensibilizzazione sul tumore al seno metastatico. L’Italia è diventata così il primo paese in Europa, e il secondo dopo gli Usa, a istituirla. La proposta – a cui in questi anni hanno lavorato al fianco delle istituzioni diverse associazioni, in particolare Noicisiamo – Associazione nazionale tumore al seno metastatico, Europa Donna Italia https://europadonna.it/ A.N.D.O.S. Onlus Nazionale, F.A.V.O. e IncontraDonna – è stata accolta dal Ministro della salute Speranza e approvata con voto unanime dal Consiglio dei Ministri.
Per contattare il gruppo https://www.facebook.com/groups/4019808841424952/media
Per seguire il loro canale you tube: Salviamo l’ospedale San Bartolomeo