Texas ranch: il richiamo Western del turismo green

In uno Stato grande il triplo dell’Italia e che ospita microclimi che vanno dai deserti di pietra alle paludi tropicali, la nuova frontiera del turismo sostenibile è nei ranch.

Per chi non se ne fosse accorto il 2017 è stato l’anno internazionale del turismo sostenibile. Negli USA la notizia è passata pressoché inosservata se non fosse che, effettivamente, anche dati economici non recenti dimostrano come il settore dell’ospitalità “green” sia in crescita esponenziale anche nel continente a stelle e strisce. In Texas, in particolare, un lavoratore ogni dieci può di fatto ritenersi occupato nel settore turistico che, a livello statale, ha mosso capitali per 69 miliardi di dollari nel 2015 (ultimi dati disponibili, fonte: Texas Economic Development and Tourism).

Uno dei motivi scatenanti di questa crescita, almeno in Texas, sta tutto nella riscoperta da parte del turismo contemporaneo di alcune attività tradizionalmente legate alla vita dei campi o, per dirlo con parole più suggestive, all’universo “western” dei cow boy. Niente a che fare con la verità storica – massacrante e spesso disumana – di una routine quotidiana fatta di polvere e fatica ma, piuttosto, una saggia rivisitazione in chiave moderna in cui però è stato salvaguardato l’aspetto culturale più importante dell’Old Wild West: il contatto con la natura e il rispetto del territorio. Ecco quindi che campeggio, bird watching e trekking hanno ceduto il posto ad attività come passeggiate astronomiche al chiaro di luna, campi paleo-archeologici alla scoperta dei fossili, corsi di fotografia naturalistica e, per finire, il passatempo fluviale texano per eccellenza, il “tubing” (lasciarsi trasportare dalla corrente di un fiume a bordo di un “tube” o maxi salvagente).

Ma dove trovare tutte queste proposte? Nei ranch, appunto. Il 95% del territorio del Texas è costituito da proprietà private, soprattutto ranch, che proteggono e difendono il loro patrimonio più grande, l’ecosistema che li ospita. La crisi, il moltiplicarsi delle offerte turistiche e – perché no? – una buona dose di immaginazione tutta texana, hanno stimolato la creatività dei proprietari che lentamente nel corso degli ultimi dieci anni hanno cominciato ad inserire proposte molto più “green” nei loro pacchetti turistici. Non è stato un processo immediato ed è partito, a seconda dei casi, con un momento di profonda auto consapevolezza naturalistico-ambientale da parte dei rancheros. Il risultato è stato strabiliante.

Per esempio la proposta dell’Hummer House di Christoval (TX) che da ordinario ranch si è trasformato nella mecca dei colibrì. Il proprietario ha infatti sfruttato intelligentemente la conoscenza della fauna locale, dove i piccoli “hummerbirds” (da qui il nome del ranch) abbondavano naturalmente, convertendo più della metà della sua fattoria in una specifica destinazione per questo particolare tipo di uccelli. Oltre a cabine di osservazione per il birdwatching, hanno cominciato ad ospitare corsi, lezioni e convegni – spesso all’aria aperta – dedicati ai colibrì e, più in generale alla fauna locale. Nel giro di 10 anni sono diventati un punto di riferimento naturalistico della zona tanto da ospitare progetti ambientali e accademici.

 

Per l’ X Bar Ranch di Eldorado, TX (non è un nome di fantasia), la chiave di volta è stata riscoprire la purezza del cielo texano sopra i (già vastissimi) terreni della Hill Country. Lontani come solo un ranch americano può esserlo da qualsiasi fonte di inquinamento luminoso, i componenti della famiglia Meador, proprietari dal ranch da quattro generazioni, hanno puntato sull’osservatorio astronomico naturale che avevano fuori dalla porta di casa per proporre soggiorni e attività alla (ri)scoperta del cielo. Gli accorgimenti sono stati minimi e completamente ecologici, come l’aggiunta di telescopi e punti di osservazione nei campi. Il passaparola tra appassionati e un accordo con le associazioni di astronomia locali hanno fatto il resto e ora al ranch, ogni estate, ci sono, tra le altre cose, dei “party”… stellari, dedicati proprio all’osservazione del cielo notturno.

L’impegno nel conservare inalterata la flora originaria del Texas è stata invece alla base del Cherokee Village Resort and Nature Center sul Lago Whitney,TX. La passione per il giardinaggio e per piante e fiori coloratissimi che attraessero le farfalle locali hanno stimolato i proprietari di questo piccolo e suggestivo ranch sulle rive del Brazos. Ora i giardini del ranch sono tra le tappe ufficiali dei percorsi naturalistici del Texas Parks & Wildlife per la conservazione degli habitat naturali del Texas. Sono un piccolo museo a cielo aperto di specie faunistiche locali che, altrimenti, sarebbero di difficile localizzazione.

Dai primi anni ’90 il ranch texani hanno intrapreso uno stupefacente percorso di riscoperta della propria ordinarietà, intuendo la straordinaria unicità che si celava dietro agli aspetti più naturali e scontati della vita di ogni giorno. Il cielo, i fiori, gli uccelli e le farfalle si sono dimostrati gli alleati più importanti dell’uomo. E anche gli ingredienti fondamentali per sviluppare un’economia che prima non c’era.

Un aspetto interessante di questo crescente movimento di ecoturismo americano sta nel rifiuto consapevole di pubblicizzarsi, almeno nel senso classico del termine. Ognuno di questi ranch si affida soprattutto ai passaparola e alla fidelizzazione della clientela già acquisita, consapevoli di essere una nicchia e contenti di esserla. Come potenziali clienti, non aspettatevi quindi di essere cercati da queste proposte che, al contrario, richiedono di essere scoperte da utenti molto motivati. Come? Sui social media, per esempio, preferiti per il rapporto diretto con gli utenti. Buona caccia.

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