Un pomeriggio di relax, la passione per la storia e la cultura, un luogo ricco di suggestioni artistiche e sacre e gli amici di Ti porto al Museo sono gli ingredienti per vivere una bella esperienza e scoprire un angolo magico del nostro territorio.
Stiamo parlando di una visita al Museo della Badia di Vaiano, piccolo comune della Provincia di Prato, in Toscana. Un Museo che si trova nell’Abbazia di San Salvatore, fondata dai monaci Benedettini tra il IX e il X secolo.
Come gli antichi viandanti, entrando dall’ingresso principale del monastero e percorrendo un tratto del chiostro, si accede all’ala sud-est adibita a Museo. Nelle sale, dove un tempo si trovavano il refettorio e l’appartamento dell’abate, si sviluppa il percorso espositivo che illustra, attraverso reperti archeologici e opere d’arte sacra, la vita quotidiana dei monaci e la loro funzione religiosa, economica e sociale.
L’Abbazia ha subito diversi restauri. Sono stati recuperati innumerevoli reperti e riportati alla luce moltissimi affreschi, e si possono distinguere tre parti: la chiesa, il campanile e il monastero.
L’Abbazia e il suo museo, che lo scorso anno ha festeggiato i 25 anni dalla sua inaugurazione, sono visitabili gratuitamente e con la guida speciale dei coinvolgente volontari di Ti porto al Museo, un progetto che nasce nel 1993.
Ti porto al Museo si basa sulla collaborazione di otto istituzioni, dislocate alcune nel Comune di Prato, altre nei Comuni della Val di Bisenzio e del Montalbano, con il proposito di favorire e facilitare le visite delle scolaresche nei Musei grazie all’offerta del servizio di trasporto gratuito.
Principale obiettivo del progetto, promosso con il coordinamento e la collaborazione della Provincia di Prato, è la diffusione della conoscenza del ricco e importante patrimonio custodito nelle collezioni dei Musei coinvolti, di cui anche il Museo della Badia di Vaiano fa parte.
Il progetto di “Ti porto al Museo”, inizialmente pensato per le scolaresche, nel 2014 è stato esteso anche alle associazioni e ai privati cittadini, svolgendo un importante ruolo nella divulgazione e nella conoscenza dei musei e della loro ricchezza inestimabile.
È stata una piacevole sorpresa arrivare e visitare il Chiostro della Badia di Vaiano, con il suo affresco del Miracolo del Cristo di Beirut e alcune tombe di origine longobarda, tra cui quella di un bambino, e affacciarsi all’entrata del Museo. Qui abbiamo trovato il signor Franco Colzi, che ci ha condotto a visitare l’antico locale dove sono state riportate alla luce le antiche vasche adibite alla lavorazione dei panni di lana, che poi venivano portati a Prato. Di grande interesse la collezione di reperti archeologici e pregiate opere d’arte sacra, che abbracciano un arco temporale che va dal periodo romano all’età moderna, con le immagini delle ultime processioni che sfilavano per le vie di Vaiano.
È possibile visitare anche l’antica camera da letto dell’abate, la cappella e lo studiolo, splendidamente decorati con affreschi settecenteschi.
Un luogo dove si intrecciarono le vite dei monaci, con le loro preghiere, le attività agricole, quelle legate ai mulini e alle gualchiere e l’assistenza ai viandanti e ai pellegrini; e le vicende dei Medici, rappresentati da personaggi illustri come Carlo de’ Medici, figlio naturale di Cosimo il Vecchio, e Giovanni de’ Medici, futuro Papa Leone X, figlio di Lorenzo il Magnifico.