Passione per le biciclette e nuoto di fondo, vi presentiamo Angelo di Iseo: il Maschio

Quando è stata l’ultima volta che siete entrati in una bottega artigiana? Quelle antiche, con i muri sporchi, una o due persone che lavorano, piccole e anguste, ma piene di storia e di passione? Vi presentiamo Angelo, classe 1947, riparatore di biciclette a Iseo (Brescia) con la passione per il nuoto di fondo e le immersioni profonde.

Siamo nella via principale di Iseo, quella affollata di turisti che d’estate riempiono i bar e ristoranti del lungolago. Per passare a salutare Angelo bisogna fermarsi all’incirca a metà, al numero 50 di Via Mirolte. Non pensate di trovare un’insegna o un campanello, non esiste pubblicità. Una cosa strana però catturerà la vostra attenzione, una piccola bicicletta rosa da bambina appesa all’inferriata della porta. Bussate, aprite e troverete subito il sorriso di Angelo che vi chiederà: come posso aiutarVi?

Abbiamo conosciuto Angelo per un corso gratuito che si inserisce nel progetto “Volontariamente in Circolo”, finanziato da Regione Lombardia e CSV Lombardia nell’ambito del Bando Volontariato 2018 e promosso da ben sei realtà associative, ACLI Circolo Iseo, API, AVAL Brescia, Musical-Mente e Rete di Daphne, che, insieme, hanno dato vita a vari corsi tematici destinatari soprattutto a persone disoccupate o interessate ad acquisire competenze anche per obiettivi professionali. Il corso di riparazione biciclette tenuto da Angelo è organizzato in particolare dall’API, Associazione Pensionati Iseo. Il corso non è semplice, sono 40 ore di tecnica e pratica di riparazione. L’obiettivo è quello di rendere le persone indipendenti nella gestione della manutenzione della propria bicicletta e, come specificato nella locandina, la sistemazione di biciclette vecchie da rimettere in circolo. Il riciclo, la riparazione e il riutilizzo è proprio il fulcro degli insegnamenti di Angelo: nulla viene buttato se può essere riparato e rimesso in funzione. Tra le altre particolarità del progetto, c’è anche il fatto che le biciclette riparate dagli allievi di Pollonini provengono soprattutto dalla raccolta annuale dei metalli organizzata dal Circolo ACLI di Iseo in collaborazione con l’Istituto Comprensivo di Iseo. E le biciclette recuperate vengono cedute in cambio di contributi destinati a finanziare il progetto stesso. Insomma, un progetto davvero virtuoso.

Abbiamo assistito ad una lezione, siamo rimasti stupiti di quante persone entrano in bottega a portare una bici a riparare o semplicemente per un saluto. Angelo è amato da tutti in paese, la sua attività è ormai storica e riconosciuta da tutti, come il prete o il sindaco. Vogliamo però capirne di più: chi è Angelo e come è arrivato a riparare biciclette?

La storia inizia da lontano, siamo nel 1969 nelle acque partenopee, come nulla fosse ci accenna al fatto che ha vinto la Capri-Napoli nel 1969, gara di fondo di nuoto di 37 chilometri che assegna il titolo di campione del mondo di maratona acquatica. La premiazione è avvenuta direttamente dal mecenate di quello sport: il principe del Kuwait El Sabath. Angelo partecipa a molte altre competizioni, era “l’uomo da battere”. Tra le innumerevoli esperienze sportive spicca la vittoria nella 24 ore di Santa Fè, gara a staffetta sul lago di Belgrano, bacino formato dal fiume Paranà in Argentina. Il 13 dicembre 1969 il gruppo in cui era presente anche Angelo riesce a conquistare il primo posto contro ogni pronostico dopo 105 chilometri a nuoto. Angelo non si ferma qui e nel 1969 fonda il Gruppo Somozzatori di Iseo, tutt’ora esistente e in attività. Ci racconta di quando, dopo un errore in risalita, ha dovuto passare 2 mesi in camera iperbarica quotidianamente per due ore. Ha rischiato molto, ma Angelo è duro e per questo in paese lo conoscono tutti come Maschio, soprannome conquistato sul campo. La seconda guerra mondiale era finita ormai 20 anni prima, ma il lavoro di pulizia e bonifica era ancora in piena attività, con il suo gruppo Angelo ha aiutato a recuperare centinaia di reperti bellici dispersi nel lago d’Iseo e la sua esperienza è stata fondamentale anche per la posa della prima stazione del controllo dell’inquinamento delle acque del lago da parte di ARPA (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale) per il laboratorio di ricerca ENEA di Ispra. Come avete capito Angelo è un vero e proprio campione ed è stato capace di eccellere in molte delle attività svolte nel corso della sua vita, oggi la passione maturata in decenni si applica al suo laboratorio di riparazione biciclette. Angelo parla gentilmente, è calmo, mette le persone a proprio agio ed è capace di creare un ambiente sereno anche quando si tratta di aggiustare le cose a suo modo: ogni tanto una martellata ben assestata non guasta!

Siamo però curiosi di sapere perché ha scelto di riparare le biciclette in questa piccola bottega. Ci risponde che è un’attività che funziona da oltre ottant’anni, che ha ereditato da suo padre Ernesto. Angelo, in contemporanea, faceva anche il taxista e, una volta andato in pensione, ha rilevato la bottega con suo fratello. Ci racconta che la cosa principale per lui è chiacchierare e incontrare gente, non si fa un’attività del genere per uno scopo economico, ma solo per piacere, dice. Una cosa attrae la nostra attenzione: c’è un grande cuore di plastica gonfiabile appeso al muro, ci racconta che è trent’anni che è lì, una straniera era venuta a chiederne la riparazione, era sgonfio, ma da allora nessuno è più passato a ritirarlo. Oggi è lì, nell’angolo del soffitto tra biciclette da riparare o da vendere. In tutti questi anni non si è mai sgonfiato e nessuno ha mai pensato di spostarlo, è una delle prime cose che si vedono all’ingresso e ci piace pensare che sia il miglior biglietto da visita di Angelo e del suo piccolo laboratorio di riparazione di biciclette.

 

Dati storici e sportivi tratti dalla pubblicazione periodica della Società Operaia Mutuo Soccorso di Iseo, autore Carlo Bonfadini (www.somsiseo.it)

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