La signora delle tartarughe

La straordinaria vita di Ila Fox Loetscher, da aviatrice e pioniera del recupero delle tartarughe atlantiche.

Il 2 luglio 1937 Amelia Earhart, leggendaria aviatrice statunitense e prima donna ad attraversare l’Atlantico in volo, svanì nel nulla mentre stava sorvolando il Pacifico. Tra le innumerevoli persone che la compiansero ci furono le sue energiche compagne di Club, le Flying 99s, associazione da lei stessa fondata e che comprendeva, appunto, 99 donne eccezionali. Aviatrici in primis, le “99s” erano sopratutto pioniere dell’emancipazione femminile, non solo del volo.

Ila Fox Loetscher – Credits: Wikipedia-CC

Una di loro era Ila Fox Loetscher, figlia di immigrati olandesi in Iowa. Estroversa, energica e ben più avanti del suo tempo, Ila divenne a 25 anni la prima donna pilota donna dell’Iowa. Dopo aver sposato un ingegnere chimico e aver vissuto in varie parti degli Stati Uniti, Ila si ritrovò vedova e senza figli a metà degli anni ’50. Non si diede per vinto ma decise, invece, di cambiare vita e tornare a vivere con gli anziani genitori che nel frattempo si erano ritirati a sud del Texas.
Una delle svariate gite famigliare la portò un giorno a South Padre Island, la sottile e lunghissima lingua di sabbia che divide l’Oceano dalla costa texana creando piccole e suggestive lagune interne.

Decise di rimanere lì. Pochi anni più tardi, coinvolta in un campo di volontariato per il recupero della tartarughe atlantiche scoprì la sua seconda, grande vocazione dopo il volo. Questa nuova, travolgente passione ebbe gli occhi curiosi e vivaci di uno dei rettili più antichi
del pianeta, la tartaruga di Kemp. Diffuse principalmente al largo del Golfo del Messico, e in particolare attorno i chilometri di
costa attorno alle isole di South Padre, le Tartarughe di Kemp sono le più piccole fra le tartarughe marine (max 65 cm di larghezza per 45 kg) ma sono la specie a maggior rischio di estinzione fra tutte le tartarughe marine.

Ila si innamorò a tal punto delle tartarughe e della loro causa che decise di dedicare la sua vita alla loro protezione e recupero. Cominciò ad occuparsi di loro da autodidatta, a casa anche se nel corso degli anni ricevette una regolare licenza. Ma nella piccolissima comunità dell’isola la sua dedizione non rimase inosservata per molto. Turisti, visitatori e gli stessi vicini di casa non mancavano di farle visita e Ila non perdeva occasione di coinvolgere quante più persone possibili nella causa e nell’assistenza di questi animali.

Nel 1977 l’attività di recupero e il giro di volontari che aveva messo in piedi si trasformò dunque nella “Sea Turtle, Inc.”, associazione no profit fondata proprio da Ila e composta solo da volontari allo scopo di assisterla nella difficile opera di educazione e riabilitazione delle
tartarughe marine a South Padre. Per i decenni a venire, quasi ogni giorno fino al 4 gennaio del 2000, data della sua morte, la “signora delle tartarughe” ha istruito generazioni di studenti, visitatori e semplici curiosi sulla affascinante e fragile esistenza di uno degli esseri più antichi della terra.

Gerry the turtle – Credits: Giulia Salmaso

La sua eredità vive e prospera ancora a South Padre Island, dove la Sea Turte Inc. continua la sua opera di recupero e riabilitazione nel locale ospedale delle tartarughe. La struttura vive interamente di volontariato, di donazioni e del ricavato della vendita dei souvenir nel negozio interno. Tra gli inquilini ormai permanenti delle vasche al 6617 Padre Boulevard ci sono Gerry, Alison, Fred, Hang10, Natalia e Merry Christmas. Sono tutti esemplari che hanno subito ferite tali da non poter sopravvivere in natura, ma grazie al centro di recupero, da anni sopravvivono grazie all’amore dei volontari. Gerry, 38 anni, è forse l’esemplare più famoso (conta ben 3 apparizioni televisive) e più socievole (un gambo di insalata basta per farselo amico); Allison, 15 anni circa, è invece la tartaruga con la storia più commuovente. Rimasta senza una delle pinne anteriori, per anni non ha potuto che nuotare in cerchio finché uno stagista ingegnere non le ha progettato una pinna prostetica del tutto simile a quella di Sdentato in Dragon Trainer. Merita una citazione Fred, altra tartaruga disabile che, una volta guarito è stato per ben due volte rilasciato nella laguna. E’ sempre tornato.

 

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