“Mi ritengo un uomo molto fortunato, perché non lavoro, ma mi diverto lavorando. Non pago di questo, mi sono creato anche la mia personale sala giochi; una sala giochi che non contiene flipper o biliardi, ma opere d’arte”. Parola di Roberto Milani, un milanese con la passione per l’arte che, dopo tanto girovagare, ha trovato quiete, dimora, affetti e lavoro in quel di San Miniato, in provincia di Pisa. Si diverte lavorando con la Casa d’Arte San Lorenzo e il suo parco giochi è il CRA, ovvero, il Centro Raccolta Arte, un’ Associazione Culturale con la missione di creare una biblioteca tematica che si occupi della diffusione del sapere dell’arte moderna e contemporanea. Vanta una raccolta di oltre 5000 pubblicazioni, messe a disposizione di chiunque voglia approfondire la propria conoscenza in questo settore.
Milani, classe 1964, abituato a frequentare il mondo dell’arte sin dall’adolescenza, al seguito del mercante Sergio Gobbato, intuisce presto che l’arte può non essere solo un oggetto di venerazione ma anche di business, e si fa le ossa con le aste che si svolgono nei lussuosi villaggi vacanze delle più belle località balneari e montane dell’Italia. La svolta della sua vita avviene però nel 1995. “Una sera, finito il lavoro, a un bancone del bar, io e il mio collega, diventato poi mio socio, stanchi di una situazione un po’ statica, abbiamo parlato del desiderio, reciproco, di fare qualcosa in proprio. A quel punto si è deciso di dar vita a Casa d’arte San Lorenzo in Toscana, a Ponte a Egola, visto che lui è un pontegolese doc.”.
Anche se Roberto trova la Toscana a volte un po’ chiusa, e talora rimpiange i ritmi di vita metropolitani di Milano, davvero frenetici se paragonati alla pace idilliaca delle campagne etrusche, ama questa regione e ne intuisce subito le potenzialità in termini di marketing, specialmente se abbinate alle placide colline di San Miniato, quelle che evocano l’immagine da copertina. Ed è per questo, oltre che per la centralità geografica, che la scelta lavorativa diventa anche scelta di vita.
La Casa d’arte San Lorenzo è una galleria d’arte a tutti gli effetti, anche se poi non è stanziale e crea eventi ovunque possa esservi richiamo turistico e ha sviluppato col tempo ben sette punti vendita diffusi in tutta la Penisola. Alla San Lorenzo si trovano opere di 45 artisti, da Balla a Pinelli, da Severini a Calzolari, senza distinzione di genere. A questo punto, trasformato il divertimento in un lavoro, si arriva al “parco-giochi” privato: il CRA. “Nasce da un’idea della mia compagna Claudia, che (scherza ma non troppo) non ne poteva più di essere sopraffatta dai libri che portavo in casa – spiega Roberto – Abbiamo individuato la location e il Comune ha accettato di affidarci in comodato d’uso questo luogo. Poi accanto ai miei libri hanno trovato spazio altre pubblicazioni, via via aumentate nel corso degli anni, e si è venuta a creare di fatto una biblioteca privata, dove chiunque voglia può venire a consultare i testi. I soci hanno una tessera che quest’anno costa venti euro. Ovviamente però tale attività dava poche entrate economiche, quindi abbiamo iniziato a presentare libri. Sono venuti Rossella Farinotti, Luca Nannipieri e molti altri; in più siamo riusciti a portare a San Miniato artisti di fama internazionale. Max Papeschi è venuto da noi subito dopo aver chiuso la mostra a Los Angeles, tanto per dirne una. Ha esposto Massimiliano Roncatti, abbiamo avuto un’opera originale di Marc Chagall. L’artista può vendere le sue opere e a suo buon cuore destina una parte delle sue entrate a noi, consentendoci, in sostanza, di pagare le bollette del riscaldamento, perché non ci vogliamo guadagnare. Solo divertirci”.
L’uomo non smette mai di giocare, a qualsiasi età.
Quello che cambia è il prezzo del giocattolo
Henry Ford