Fase 2, sindrome da divano? Abbiamo fatto due chiacchiere con il fisioterapista Giulio Ponte

Un caro saluto a tutti i nostri lettori, come procede il vostro rientro alla normalità? Rimanere chiusi in casa vi ha bloccato le articolazioni? Vi ritrovate afflitti dalla «sindrome da divano», ossia con un fastidioso mal di schiena o lombosciatalgia? O ancora, vi siete lanciati in lezioni on line di zumba e fitness che invece di migliorare la vostra situazione vi hanno lasciato pieni di fastidiosi dolori?

I dolori muscolari e osteo-articolari spesso compromettono la qualità di vita e incidono sull’autonomia della persona, ma per recuperare la funzione ed il benessere fisico il paziente può ricorrere alla fisioterapia, ovvero l’insieme di terapie specifiche, tecniche manuali o esercizi per risolvere deficit e disturbi del movimento.

Come sempre noi dell’Ordinario non vogliamo lasciarvi soli, in balia dei vostri problemi e dunque cerchiamo sempre le soluzioni giuste per voi.

Oggi abbiamo incontrato Giulio Ponte, fisioterapista diSarzana (Sp) e ci siamo fatti raccontare come superare il terribile momento di riduzione di mobilità che abbiamo affrontato, con tutte le sue conseguenze.

Benvenuto Giulio, parlaci un po’ di te e presentati ai nostri lettori.

Un caloroso abbraccio a tutti i lettori e grazie per avermi contattato. Sarà un onore per me dedicarvi un po’ di tempo. Sono nato a Genova, ho 33 anni e mi sono laureato in Fisioterapia nel novembre 2011 presso l’università degli studi di Genova. Ho avuto subito opportunità di lavoro nel territorio spezzino presso i servizi domiciliari convenzionati con l’Asl 5, qualche casa di riposo in zona, una bellissima ed intensa esperienza alla casa di cura San Camillo a Forte dei Marmi e poi ho iniziato la libera professione nel 2016, aprendo uno studio privato tutto mio a Sarzana insieme ad una cara amica nonchè preparatissima biologa nutrizionista (Dott.ssa Georgia Manetti di cui vi abbiamo parlato in un precedente articolo che potete leleggere qui: https://www.lordinario.it/xtra/fase2-rimettersi-in-forma-usando-la-testa-abbiamo-sentito-per-voi-la-biologa-nutrizionista-georgia-manetti/). Attualmente collaboro anche con l’AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla) trattando e gestendo una dozzina di pazienti sul territorio. Sono specializzato in riabilitazione sportiva e neurologica oltre a trattare pazienti post chirurgici. Nel tempo libero, pochissimo per la verità, mi piace crescere come allenatore ed istruttore di calcio.

Giulio, uno dei moltissimi problemi conseguenti alla reclusione forzata, soprattutto nella fascia di popolazione anziana, è stato quello dell’inevitabile riduzione di mobilità. Quali sono i disturbi più frequenti che derivano da questa situazione?

Sicuramente questo periodo non ci voleva, per mille motivi, ma sicuramente deve portarci a molte riflessioni interne e poi a cambiamenti esterni. Detto questo uno dei grossi problemi riscontrati è stato proprio la stasi, il non potersi «muovere» e non solo nella fascia cosiddetta anziana ma un po’ in tutti coloro che sono stati costretti a rimanere a casa. I disturbi? Sicuramente dolori dovuti ad artrosi in quanto star troppo fermi non aiuta in generale il metabolismo e nello specifico le articolazioni, che hanno bisogno di muoversi in modo da produrre quel famoso liquido sinoviale fondamentale per lubrificarle e quindi per evitare fastidi. Oppure dolori da postura…i cosiddetti acciacchi da divano: mal di schiena generici, cervicalgie acute spesso sfocianti in mal di testa e sciatalgie.

Puoi dare qualche consiglio ai nostri lettori su come riprendere o cominciare un’adeguata attività fisica post-pandemia?.

Consigli ce ne sarebbero tanti ma mi piacerebbe cogliere l’occasione per sottolinearti la regola base della medicina: ogni individuo è diverso da un altro! Per cui dipende molto dallo stile di vita, dal tipo di lavoro, dalla fisicità, ma sicuramente farsi belle camminate in orari mattutini o serali fa bene al cuore, ai polmoni ed a tutto l’apparato muscolo scheletrico. Eviterei esercizi “fai da te” fatti in casa che possono risultare a lungo andare dannosi.

Se proprio da soli non riusciamo a scrollarci di dosso quel dolore persistente, (chi non ha lamentato almeno una volta il fatidico mal di schiena?), come ci viene incontro la fisioterapia con le sue tecniche e i professionisti del ramo?

Partiamo da un presupposto: cosa buona e giusta sarebbe sempre farsi fare un bel massaggio almeno una volta al mese perchè libera la cute dai detriti e libera l’organismo da stress psico-fisici. È risaputo che lo stress porta a contrazioni muscolari e quindi a dolori che spesso sfociano in nervosismo. Detto ciò, ormai ogni fisioterapista un po’ moderno segue e pratica costantemente corsi sulla schiena, per cui farsi seguire per qualche seduta da un professionista è saggio per la propria salute. Aggiungo che non bisognerebbe mai trascinarsi i dolori per troppo tempo, altrimenti le cure e le terapie potrebbero poi non dare risultati efficaci a breve termine. Utile sempre una valutazione fisioterapica per far si che si possa individuare lo specialista idoneo al tipo di problema per effettuare successivamente una visita medica.

C’è un messaggio che vuoi lanciare ai nostri lettori?

Potremmo stare ore a parlare…di cose da dire ce ne sarebbero infinite. Ma la verità è una: la salute va sempre messa al primo posto (ed il periodo direi che lo sottolinea), tutto il resto vien da sè. Bisogna prendersi cura di sè a 360 gradi cercando di attuare più prevenzione possibile. Auguro davvero a tutti un buon proseguimento sperando che questa epi/pandemia faccia scattare dentro di noi qualcosa per migliorare questo splendido paese e non viceversa. Usciremo da questa situazione particolare solo rispettando le regole e mantenendo la distanza di sicurezza. La fretta non porta da nessuna parte… la pazienza aiuterà e darà i suoi frutti prima di quanto si possa immaginare.

Per contattare Giulio Ponte: giulioponte21@gmail.com

 

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