Puntuale come un orologio svizzero, ogni anno a ottobre torna la Festa della Castagna ad animare le stradine di Azzano, un piccolo paese dell’Alta Versilia del comune di Seravezza (LU).
Le mondine, come si chiamano qua, conosciute come caldarroste altrove, sono le regine indiscusse della festa. Da mattina a sera vengono cotte in due punti diversi del paese: giù in piazza San Michele o davanti alla ‘casa di Maria’. Il fuoco che arde crepitando, arrostisce la buccia delle castagne rendendo la polpa ancor più golosa e aromatica. Una vera delizia.
Vengono servite calde, appena tolte dal fuoco dagli addetti ai lavori. La morte sua, come si dice da noi, è con un bicchiere di vino rosso, acquistabile negli stand allestiti dalle diverse cantine.
Oltre alle mondine, le cucine delle case private e quelle della Pubblica Assistenza preparano grigliate di carne, panzanelle e altre specialità golose per rifocillare le centinaia di persone che ogni anno tornano alla Festa della Castagna.
Per tutta la giornata, su palchi posizionati in diversi punti, si fa musica dal vivo, mentre si gustano i piatti tipici della tradizione locale a base di castagne come i ciacci con la ricotta ma anche i golosi tagliarini co’ fagioli.
Le stradine che si inerpicano da una zona del borgo all’altra sono una fucina di creatività. I paesani lavorano mesi per dare alla Festa della Castagna un aspetto sempre diverso pur rimanendo fedele alle tradizioni del luogo. Mi affaccio su una piazza che conosco a menadito e la trovo arredata con le trine di casa, la culla del neonato fatta di legno, indistruttibile, che veniva tramandata di generazione in generazione e lo scaldino che con le braci fumanti, si metteva nel letto per scaldarlo nelle notti più fredde.
La creatività di chi ha decorato ogni angolo di strada è straordinaria. Le balle di fieno sono diventate delle pecore da cavalcare per i più piccoli, gli scartocci del granturco girasoli e libri sciupati son serviti per creare un poetico angolo letterario.
C’è chi ha rispolverato il vecchio mezzino del nonno per misurare il quantitativo di castagne che usava per portare le castagne al metato per essiccarle, chi ha tirato fuori dalla cantina la bigoncia e chi il vecchio torchio, adoperato dal babbo anni prima chissà quante volte per schiacciare l’uva.
Appena cala la sera ci pensa il mangiafuoco di Circotà a illuminare la piazza scaldando l’atmosfera. Grandi e piccini, raccolti a cerchio, si godono lo spettacolo che chiude la serata in bellezza, con la magia del fuoco e il Monte Altissimo sullo sfondo.
La Festa della Castagna è organizzata dalla Pubblica Assistenza di Azzano e ha il patrocinio del Comune di Seravezza. Si svolge ogni anno a ottobre e quest’anno è andata in scena il 6, il 13 e il 20 ottobre.
Per ovviare al problema dei parcheggi, le due strade di accesso al paese vengono percorse dall’inizio al termine della festa con diverse navette gratuite.