Obiettivo raggiunto anche per la sedicesima edizione di Fa’ la cosa giusta, evento di riferimento per il consumo critico e gli stili di vita sostenibili, che vede consolidarsi l’interesse e l’affluenza del pubblico, che ha raggiunto quest’anno le 65.000 presenze.
A Fieramilanocity, su uno spazio espositivo di 32.000 metri quadri suddiviso in dieci aree tematiche e sei spazi speciali, oltre 700 realtà, aziende e associazioni hanno presentato progetti, iniziative, esperienze, tecnologie, prodotti e servizi accomunati dall’approccio sostenibile e dall’impegno a ridurre l’impatto delle attività umane sull’ambiente. Particolarmente apprezzato il programma culturale di 450 appuntamenti, molto partecipati dal pubblico di tutte le età, tra laboratori, degustazioni, incontri ed esperienze organizzate in esclusiva per la “tre giorni” più sostenibile e consapevole dell’anno.
Tema centrale del 2019 è stato il turismo lento, fatto di riscoperta dei territori, di esperienze di viaggio innovative, come i treni storici ad alto tasso di “panoramicità”, di itinerari culturali, cammini, ciclovie, percorsi da fare rigorosamente a piedi come il Sentiero dell’Inglese, un suggestivo cammino che si snoda per 115 km nell’Aspromonte Greco, tra incantevoli borghi che conservano usi e tradizioni secolari, maestosi uliveti e bergamotti, o come il Sentiero Italia, il più lungo al mondo con i suoi 6880 km attraverso 20 regioni, il Cammino di Sant’Olav o il Cammino Materano, sette giorni lungo la via Peuceta, con partenza da Bari e arrivo a Matera, città dei Sassi e Capitale europea della cultura.
Tra le novità di questa edizione, è stato molto apprezzato #PluraleFemminile, uno spazio dedicato al ruolo delle donne nella società e nel mondo del lavoro, tanto cruciale quanto faticoso da far riconoscere in termini di valore. Si è parlato, ad esempio, del ruolo e dell’importanza di scienziate, ricercatrici ed esperte nelle materie scientifiche, tecniche, ingegneristiche e matematiche, da valorizzare e far conoscere anche per la diffusione di questi ambiti tra le studentesse e per l’inserimento di esperte nei dibattiti pubblici, sui media e nei panel dei convegni; si sono affrontati temi di grande attualità legati al linguaggio, alla discriminazione, al gender pay gap, l’ingiusto differenziale nella retribuzione che tipicamente caratterizza lo stipendio di una donna rispetto a quello di un suo omologo del genere opposto.
Una bella novità è stata anche Il “Porto di Fa’ la cosa giusta!”, una piazza dove si è affrontato il problema sempre più preoccupante dei rifiuti, nei mari e sulle spiagge – secondo le stime del Consiglio Generale della Pesca nel Mediterraneo (Fao) oltre sei milioni di tonnellate di materiali solidi e pericolosi di origine umana vengono scaricati ogni anno nei mari del mondo. Qui scienziati, velisti, geografi, pedagogisti, esploratori e giornalisti, hanno raccontato, con un approccio multidisciplinare e divulgativo, l’ecosistema marino, i corsi d’acqua e le acque interne, del loro stato di salute, delle emergenze in atto e delle buone pratiche per risolverle. Si è parlato anche dell’impatto delle macro e microplastiche e degli interventi messi a punto per limitarne la diffusione e per rendere possibile il recupero di quelle già disperse in mare.
Tra le iniziative con maggiore partecipazione, l’incontro sull’intreccio di soldi, impatto ambientale e criminalità, organizzato da Valori.it, che ha visto confrontarsi Rosy Battaglia, giornalista di riferimento per i temi ambientali, fondatrice di Cittadini Reattivi e autrice, tra l’altro, di diverse importanti inchieste sull’argomento, con Barbara Meggetto di Legambiente Lombardia e Silvia Ricci di Comuni Virtuosi. Molto seguito anche il dialogo tra Stefano Caserini, docente al Politecnico di Milano, e il giornalista scientifico Franco Borgogno su cambiamento climatico e inquinamento da plastica. A conferma dell’attenzione per un tema estremamente attuale, il lancio da parte del Comune di Milano della campagna #MilanoPlasticFree: “Vogliamo che Milano diventi la prima città italiana a rinunciare alla plastica usa e getta coinvolgendo locali, pubblici esercizi, uffici pubblici, associazioni e cittadini per un futuro più sostenibile”, ha commentato l’assessore Cristina Tajani, che ha ringraziato Legambiente Lombardia e tutte le associazioni e onlus che stanno sostenendo l’iniziativa.
Molto seguiti anche i due incontri sulla crisi umanitaria alle frontiere d’Europa, che hanno portato in fiera testimoni come Cristina Cattaneo, Giorgia Linardi, Cecilia Strada, Alessandro Bergonzoni e gli attivisti della nave Mediterranea. Saving Humans. Un pubblico attento e numeroso ha inoltre partecipato all’iniziativa dedicata al salvataggio del pregiato legno del “Bosco Stradivari”, in Val di Fiemme, distrutto nello scorso autunno.
L’attenzione al territorio è al centro anche di AttivAree Valli Resilienti, iniziativa di Fondazione Cariplo che ha portato a Fa’ la Cosa Giusta il Circuito delle Valli Accoglienti e Solidali. Nato per promuovere lo sviluppo turistico sostenibile in Valle Trompia e Valle Sabbia, il progetto valorizza queste realtà e un territorio che ha molto da offrire, con immersioni nella natura, ad esempio in sella agli asini o in bicicletta attraverso le ciclabili mozzafiato sospese tra montagna e lago. AttivAree Oltrepò Pavese punta invece a rilanciare, valorizzandone la biodiversità, l’unico avamposto di Appennino in Lombardia: un’area che si caratterizza per l’altissima densità di specie di farfalle, orchidee, alberi secolari, uccelli rarissimi, fiori, vitigni antichi. Ma anche per i cieli stellati che pare siano tra i più limpidi d’Italia.
Inclusione e arte culinaria sono state protagoniste di AltrEmenti Chef, un contest di cucina organizzato da IDI-Istituto Diplomatico Internazionale, FISDIR e Federazione Italiana Cuochi, che vedrà ragazze e ragazzi con disabilità intellettive cimentarsi nella realizzazione di piatti valutati da chef professionisti, diplomatici ed esperti gastronomi. Sul tema dell’accoglienza si sono confrontate famiglie e associazioni che ospitano e affiancano minori stranieri non accompagnati e titolari di protezione internazionale.
Presente anche in quest’edizione il salone “Sfide. La scuola di tutti” con un fitto programma di incontri, laboratori e seminari dedicati a molti temi, tra cui la didattica tra museo e scuola, la parità di genere in ambito scolastico e della ricerca, l’educazione alla giustizia sociale e le comunità educanti. 2400 in totale gli insegnanti, dirigenti scolastici, genitori e studenti che hanno partecipato ai 110 incontri e laboratori proposti, per un totale di 4150 iscrizioni agli appuntamenti e la partecipazione di 66 classi, con oltre 1600 ragazzi, studenti della provincia di Milano, gruppi scout, comunità o centri d’aggregazione giovanile.
Ancora una volta, Fa la cosa giusta si è confermato un momento importante di confronto e conoscenza, rispondendo ad un’esigenza sempre più urgente e condivisa di un approccio etico e sostenibile alla nostra presenza su questo pianeta. Appuntamento al 2020!