Se prendete cento scrittori e chiedete loro qual è il miglior editore, otterrete cento risposte diverse. Questo perché non esiste una sola verità, ogni libro deve trovare la sua casa, la giusta famiglia in grado di coccolarlo, vestirlo bene e farlo apparire con la veste giusta, quella adatta proprio a lui.
Al tempo stesso ogni scrittore ha esigenze diverse, per libri diversi e in momenti diversi della vita, che possono mutare nel tempo e portarlo a cambiare editore.
Questa piccola guida vi indicherà quelli che, a mio avviso, sono gli elementi da tenere in considerazione nella scelta dell’editore per il vostro libro.
Prima di tutto: mai pagare!
Di furbetti, il mondo è pieno, anche quello dell’editoria, per cui non vi sorprenderà ricevere proposte a pagamento. Ci siamo cascati tutti e tanti altri ci cadranno, per questo informarsi è fondamentale.
Come a pagamento? Devo pagare per pubblicare il mio libro?
Eh sì, purtroppo può capitare di imbattersi in tipografie mascherate da editori, che vi chiederanno soldi per i motivi più vari (stampa, grafica, copertina, pubblicità, acquisto del codice ISBN ecc.) oppure vi chiederanno di acquistare un certo numero di copie, o di trovare degli sponsor (oh, quanto adoro questa definizione!). Non che ci sia qualcosa di male nell’acquistare copie del proprio libro, per rivenderle o regalarle ad amici e parenti, purché avvenga liberamente e non sia conditio sine qua non per la pubblicazione.
Nel 2015, per il mio romanzo “La guerra dei lupi”, ho ricevuto due proposte a pagamento, di cui una, meravigliosa, al telefono con il rappresentante di una casa editrice di medio livello (i cui libri si trovano in belle colonnine impilate nelle librerie Feltrinelli e Mondadori, pagate con i soldi degli autori ingenui o vanitosi!), di ben 5000 euro + Iva, per la pubblicità, “per creare il mio nome”, dato che non ero nessuno, come mi fu simpaticamente ricordato.
Ad una cara amica, invece, lo scorso anno, una nota casa editrice a pagamento di Viareggio, per poter decidere se pubblicare o meno il suo libro, ha chiesto: “Quante copie pensi di acquistare?”
Ecco, in presenza di queste domande, fuggite via! Prendete il vostro manoscritto e tutti i vostri bei sogni e andate a bussare a un’altra porta. Sicuramente qualcuno vi aprirà, se il vostro testo merita. Ci sono tanti siti, forum, gruppi Facebook, dove è possibile reperire informazioni, oppure potete sempre chiedere a qualche autore che ha pubblicato con un certo editore, per sapere come si trova.
Scampato il pericolo della casa editrice a pagamento, passiamo a valutare quelle “gratuite”, termine davvero fastidioso che preferisco sostituire con “le vere case editrici”, quelle che fanno il loro lavoro e investono passione, tempo e denaro nella realizzazione e promozione dei propri libri. Per favore, non ditemi che non ce ne sono, che pubblicare è impossibile, che i grossi editori non vi considereranno. Non è così!
L’Italia è piena di piccole, coraggiose case editrici indipendenti che si impegnano continuamente per proporre libri di qualità, originali e appassionanti, tenendo alta la bandiera della cultura nel nostro paese.
Il modo migliore per scoprirle? Girare le fiere del libro!
Solo così potrete conoscerle, sfogliare i loro libri, toccare con mano il frutto di tanta dedizione e lavoro, e anche conoscere le persone, i volti, che stanno dietro ai volumi, recuperando quel contatto vero e umano che troppo spesso i social hanno portato via.
Chiaramente, per prima cosa, dovrete scegliere una casa editrice che pubblica il genere del vostro manoscritto. Molte piccole case editrici sono infatti specializzate in uno o più generi: fantasy, narrativa, giallistica, poesia. Evitate di mandare il vostro manoscritto a una casa editrice che non tratta quel genere (per scoprirlo, è sufficiente dare un’occhiata ai cataloghi e ai siti degli editori).
Controllate anche il formato di pubblicazione. Un editore digitale pubblicherà solo ebook, altri, più tradizionali, solo in cartaceo. Il mio consiglio è di scegliere entrambi i formati, per raggiungere il maggior numero di possibili lettori.
In seconda battuta, vi consiglio di sfogliare qualche libro di quell’editore. Prendetelo in mano, stropicciatelo bene, perché i libri si vivono anche così, toccandoli, annusandoli, assaporandoli. Prendetelo, dicevo, e studiatelo: vi piace la copertina? È impaginato bene? Ci sono errori di battitura? Il testo e la grafica sono ben curati?
Sembrano sciocchezze, elementi a cui non abbiamo mai pensato, eppure adesso è il caso di farlo, perché quel testo impaginato male o così pieno di refusi da far venire i brividi alla nostra vecchia prof di italiano potrebbe essere il nostro. E allora sì che ce ne pentiremmo!
Informarsi è importante, ma anche toccare con mano, cercare di capire quanta cura un editore mette nella realizzazione del manoscritto, occupandosi con professionalità di tutte le fasi precedenti alla pubblicazione (quindi editing accurato e puntuale, correzione di bozze rigorosa, impaginazione adeguata, copertina che non si limiti a un’immagine raccattata per sbaglio in qualche sito internet).
Buttate un occhio anche al prezzo, perché, ahimè, è un aspetto nient’affatto secondario. In un paese dove si legge poco e un italiano su due è orgoglioso di non leggere neppure un libro l’anno, la spesa per i libri è decisamente contenuta. Anche i lettori più accaniti preferiscono spendere poco per ogni singolo volume, in modo da poterne comprare di più. Per cui valutate bene anche il prezzo medio dei libri di quell’editore, in relazione alle pagine e alla cura grafica: andare sopra i 15 euro, per un libro brossurato, è molto rischioso in termini di vendite.
Infine, cercate di capire come l’editore si occupa della distribuzione e della promozione dei libri.
In un’epoca in cui tutti comprano su Amazon e i vari store di libri (IBS, Mondadori Store ecc.), il vostro editore cosa fa per tenersi al passo? Dove possono essere acquistati i suoi libri? Difficilmente un piccolo editore arriva in libreria, a meno che non conosca qualche proprietario o gestore che gentilmente decide di esporre qualche suo titolo, per cui essere presenti sugli store di libri è fondamentale, al pari dell’avere un sito internet semplice e chiaro, con uno store su cui fare acquisti, magari con qualche ghiotta promozione.
E le fiere! Non dimentichiamoci le fiere dei libri! Importantissime per far incontrare editori, scrittori, lettori, tutti i professionisti e gli appassionati del genere. Frequentatele, divertitevi a gironzolare tra gli stand, a scoprire editori sconosciuti, a sfogliare libri mai visti prima, a osare, senza fossilizzarvi sui soliti noti. Solo con questo spirito possiamo sperare, noi tutti giovani appassionati scrittori emergenti, di essere un giorno notati da qualche lettore curioso e far così conoscere i nostri libri.
Buona scrittura e buona pubblicazione!