Viareggio e la sua marineria tornano al centro della scena con un evento dedicato al mare: il 20° Raduno delle Vele Storiche.
Tra il tintinnio delle sartie mosse dal vento e il frusciare delle vele al rientro in porto, si ha la possibilità di apprezzare a distanza ravvicinata barche a vela che hanno fatto la storia della marineria come Eilean di Officine Panerai, il Fife del 1936 che ha segnato un’epoca con quella sua linea straordinaria, capace di affrontare qualsiasi mare.
In banchina invece ritroviamo una vecchia conoscenza: Pandora, gestita dall’associazione Vela Tradizionale. Abbiamo avuto l’onore di salire a bordo qualche mese fa per visitare le borgate del Palio del Golfo. A Viareggio, tra le altre imbarcazioni, si distingue per l’inconfondibile armo che non prevede alcun tipo di manovra meccanizzata ma solo paranchi semplici, doppi e tripli per regolare le vele. Ogni suo dettaglio è un pezzo d’artigianato unico capace di raccontare storie incredibili a chi ha la voglia di fermarsi un istante ad ascoltarle.
C’è anche Cadamà, l’imbarcazione con armo a ketch Marconi con una linea assai diversa da Pandora. Ha un’opera viva in mogano, coperta in teak e opera morta realizzata con il resistente iroko. Progettata nel 1959, in tempi non troppo remoti è stata sottoposta a importanti interventi per essere resa accessibile alle sedie a rotelle. Da qualche anno a questa parte infatti partecipa con regolarità alle regate con equipaggio disabili-normodotati.
Davanti Piazza Mazzini, alla fonda, si vede l’ospite d’onore della manifestazione. È la goletta Palinuro, nave scuola della Marina Militare Italiana adoperata per l’addestramento degli allievi Sottufficiali. Il suo fascino indiscutibile e la sua eleganza riesce a conquistare anche i cuori di ghiaccio, poco avvezzi a lasciarsi ammaliare dal canto delle sirene.

In banchina invece sono ormeggiate, sempre della Marina Militare, Artica II varata nel 1956, Grifone nel 1963, Penelope e Chaplin del 1974.
Tra le vele d’epoca più belle vale la pena citare anche Capitan Lipari, il ketch varato nel 1947 ispirato a un modello precedente alla Seconda Guerra Mondiale e più volte restaurato nel corso degli anni.
A tutte le imbarcazioni iscritte al 20° Raduno delle Vele Storiche è stata consegnata la cosiddetta ‘sacca del marinaio’, realizzata appositamente dalla Veleria Millenium che, mediante il meritevole progetto Second Wind, dona nuova vita alle vele usate realizzzando prodotti personalizzati grazie alla manodopera dei detenuti del Carcere di Viterbo, favorendo il loro reinserimento nel mondo lavorativo.