All’alba con il clavigero del Duomo di Siena

Arriva sul sagrato del Duomo di Siena con un mazzo di chiavi in mano e un altro attaccato alla cintura, con un sorriso che gli illumina il volto. È Filippo Gamberucci, il giovane clavigero di Santa Maria Assunta che, dalle sette del mattino, comincia a disattivare allarmi e ad aprire tutte le porte che consentono agli addetti ai lavori prima, e ai visitatori poi, di acecdere alla cattedrale e a tutti i suoi ambienti, anche quelli abitualmente non raggiungibili dal grande pubblico.

Senese di nascita e contradaiolo, per lui è motivo di orgoglio personale poter lavorare in un ambiente tanto prezioso quanto ricco di storie da raccontare a chi ha la pazienza di fermarsi a osservare gli straordinari tesori che custodisce di Pinturicchio, Michelangelo, Raffaello, Nicola Pisano, Donatello e Beccafumi. Questi infatti sono solo alcuni dei grandi che hanno contribuito a rendere straordinaria una delle chiese più belle di tutto il mondo.

Il clavigero prima apre una porta di servizio laterale e poi si dirige verso il grande portone centrale, realizzato in bronzo da Enrico Manfrini a metà del Novecento. Chiavi, chiavistelli e maniglie a rotazione consentono a Gamerbucci di spalancare le pesanti ante e far entrare la luce naturane nel cuore della navata centrale.

Alle sue spalle il tappeto di pietra realizzato con la tecnica del commesso fiorentino e degli sgraffiti nel corso di 500 anni, iniziato nel Trecento e ultimato nell’Ottocento.Si tratta dei uno dei più complessi e pregiati esempi di trarsie marmoree.

Non è sempre possibile vederlo ma, per ragioni conservative, si può ammirare solo due volte alll’anno. Difficile non lasciarsi ammaliare dai tanti dipinti in pietra che alternano soggetti sacri a soggetti pagani: dalle sibille a soggetti biblici si alternano e più ci si avvicina all’altare, più la sacralità delle immagini proposte aumenta.

Seguo a ruota il clavigero che si dirige verso la Cappella Piccolomini. Apre la cancellata con il mazzo di chiavi appeso alla cintura e ho il gran privilegio di osservare gli affreschi del Pinturicchio in completa solitudine, prima ancora che arrivino altri visitatori.

È il momento dell’accensione delle luci e dell’ingresso del personale di servizio ma non è ancora terminato il percorso da fare assieme al custode delle chiavi.

Apre la Porta del Paradiso e inizia i percorso sulla scala a chiocciola in pietra che porta a vedere l’inteerno della cattedrale dall’alto. Ci si ritrova faccia a faccia con la volta stellata, le sculture bronzee posizionate nella fascia  più elevata e si ha una vista spettacolare sul pavimento e sulla splendida vetrata di Duccio di Buoninsegna.

È d’obbligo il passaggio nel sottotetto dove sono custoditi alcuni attrezzi adoperti per edificare la chiesa e altri oggetti che raccontano parte della sua storia come la piccola marmoteca che espone tutte le tipologie di marmo usate.

Prima di riscendere verso il basso, sembra di toccare il cielo con un dito. Si esce sulle terrazze del duomo per ammirare Siena dall’alto che si sta svegliando poco a poco. La Torre del Mangia si eleva come una sentinella e sembra sorvegliare dall’alto i senesi menntre dalla parte opposta, l’austera chiesa di San Domenico che domina il piano di Fontebranda, dove la contrada dell’Oca è di casa.

Il clavigero ha aperto tutte le porte, una dopo l’altra, e acceso le luci. Prima che i visitatori possano accedere alla basilica trascorrerà ancora qualche ora e io ho tutto il tempo di guardare con attenzione le tarsie marmoree del pavimento, l’Altare Piccolomini con le quattro sculture di Michelangelo Buonarroti, l’abside con il ciclo pittorico di Domenico Beccafumi e le due preziose sculture di Gian Lorenzo Bernini: i Santi Girolamo e Maria Maddalena.

Visitare il duomo di Siena con il clavigero

Grazie all’iniziativa ‘Il clavigero del Duomo – Per primi in Cattedrale’, durante il primo periodo di scopertura del pavimento, dal 27 giugno al 31 luglio, è possibile effettuare dal martedì al venerdì un tour esclusivo, con inizio alle ore 7.30 fino alle ore 8.45, seguendo l’apertura, l’accensione delle luci, l’organizzazione e la preparazione all’accoglienza insieme a coloro che quotidianamente si adoperano al ‘risveglio’ della Cattedrale.

Con la luce naturale delle prime ore del mattino, il clavigero inizierà il suo lavoro in Duomo, nella Libreria Piccolomini e nel percorso elevato dei sottotetti con l’apertura della celebre Porta del Cielo. Sia la copertura straordinaria del pavimento che le visite con il clavigero, sono promosse dall’Opera della Metropolitana e sono organizzate da Opera Laboratori.

Per informazioni e prenotazioni:

www.operaduomo.siena.it 

booking@operalaboratori.com

+39 0577 286300

 

 

 

 

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