Istruzioni per l’uso (1). Come gestire la ex del tuo fidanzato. Di Elisa Cordovani

Care ragazze,

dopo avervi tediato o fatto sorridere con le mie lettere dal fronte matrimonio (qui trovate l’ultima: https://www.lordinario.it/xtra/lettera-semiseria-alle-future-spose-e-tre/ ) ho avuto l’idea di mettere un appuntamento periodico per confrontarmi con voi, farvi sorridere, annoiarvi con scontati e banali argomenti, che chiamerò “Istruzioni per l’uso”.

Vi parlerò di me, donna quasi ironica, buttando qua e là suggerimenti, consigli non richiesti, ed esplorerò il banale, il già detto, l’inutile e il frivolo: che si aprano le danze!

Primo argomento trattato: come gestire la ex del tuo fidanzato, compagno, convivente o marito.

Perché ognuna di noi, almeno una volta nella vita, ha avuto a che fare con LA EX: colei che nel tuo immaginario è la donna che con il tuo lui ha già fatto tutto, viaggi, esperienze, ha condiviso casa, colei che è ai tuoi occhi (di insicura?) bella, intelligente, simpatica, colei che temi soggiorni ancora nei pensieri del tuo lui.

Come procedo? Sto sguazzando nel già detto, nei più banali discorsi intorno alle ex?

A questo punto vi racconto la mia, di esperienza. Ho avuto anni fa una relazione piuttosto burrascosa, era un continuo tira e molla, ti amo ma poi ho dei dubbi, non ti amo più e quindi torno a casa mia, facciamo i fidanzatini, no viviamo insieme.

Si era creato il ridicolo scenario di me, ospite in casa del mio compagno e al contempo ospite a casa dei miei genitori, quindi con un trasloco sempre in itinere, valigie mezze sfatte, il vestito che vorresti indossare in quel momento che ovviamente è nella casa sbagliata. In questa bufera sentimentale e comica c’era lei, la mitica PRIMA CONVIVENTE, da pochi mesi diventata la ex, che senza tante cerimonie mi odiava cordialmente e non perdeva occasione per spargere veleno.

Un giorno che sono in casa del mio compagno a farmi i fatti miei sento schiavicciare: e chi entra bella tranquilla? Nientemeno che lei, la quale, con una sfacciataggine incredibile, mi dice: “nina, o te che ci fai qui?”, senza peraltro spiegarmi perché ha le chiavi, perché mi chiami nina, visto che con lei a cena non ci sono mai stata (“nina” in dialetto toscano gentile significa bimba, in tono malevolo vi lascio immaginare). Con uno sguardo infuocato, che ucciderebbe per la potenza anche un minuscolo organismo unicellulare, le chiedo freddamente come ha fatto a entrare in casa MIA (non è vero, ma tanto lei non lo sa e soprattutto ho più diritto io di definirla tale). Mi risponde beffarda che sa dove GRULLO tiene le chiavi di scorta – avrete già da voi dedotto chi è Grullo e soprattutto quale brutta fine si stia avviando a fare – e che ha portato dei biscotti per fare un pensierino.

Mi ergo in tutto il mio metro abbondante di piccolezza e godo infinitamente e perfidamente di essere sì senza tacchi, ma perfettamente truccata, profumata e di unghia smaltata rosso lacca, e serafica le rispondo che è gentilissima ma pregata di riconsegnarmi le chiavi e la prossima volta di avvisare telefonicamente perché le improvvisate non sono gradite.

Siccome siete donne vispe e argute, già avrete anche capito dove sono andati a finire i biscottini.

Mi pare di muovermi agevolmente tra banalità, cose viste e riviste, e quindi proseguirei con due/tre consigli per gestire situazioni simili.

1.Primo e supremo consiglio da ripetere a se stesse più volte al giorno, tanto non ci sono controindicazioni: essere sicure di quello che siamo, sana e positiva autostima, da non far vacillare di fronte a nessuno, tanto meno a una ex, perché come tanti saggi hanno già detto “le minestre riscaldate non garbano a nessuno”.

 2. Secondo consiglio, sempre scontato, ma già di più difficile diffusione: essere sempre, sempre SEMPRE rispettose ed educate, perché è bello, chic e fa bene in primis a noi.

3. Ultimo consiglio: ragazze sempre in ordine, carine e con un bel sorriso stampato in faccia, in fin dei conti l’ex è l’altra!

E voi che esperienze avete con le ex? E che ex siete state?

Scrivetemi e raccontatemi (info@lordinario.it), alla prossima Istruzioni per l’uso!

 

 

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