Tenacia, spirito di sacrificio e grinta da vendere malgrado la giovanissima età: Anita Gulli, 21 anni di Torino e Serena Viviani, 21 anni genovese, sono due delle atlete della nazionale italiana di sci femminile e noi le abbiamo incontrate durante la loro breve vacanza in Liguria prima della ripresa degli allenamenti in vista della Coppa Europa.
Hanno accettato di fare una chiacchierata con L’Ordinario di ritorno da una gita in barca nello splendido golfo della Spezia; sorridenti e allegre, hanno sfoggiato piene di entusiasmo le maglie della Fisi (Federazione italiana sport invernali) e ci hanno raccontato cosa significa rappresentare l’Italia in uno degli sport che arricchiscono il medagliere italiano.
Benvenute ragazze, raccontateci qualche cosa di voi.
“Mi chiamo Anita Gulli, ho 21 anni e vivo a Torino, sono caporalmaggiore dell’Esercito Italiano, faccio parte della nazionale italiana di sci e appartengo al gruppo della Coppa Europa. La mia specialità è lo slalom speciale. Sono iscritta all’università anche se purtroppo non riesco ad avere il tempo per dedicarmi agli studi come vorrei. Io invece sono Serena Viviani, anch’io ho 21 anni, vivo a Genova, sono nelle Fiamme Oro di Moena e sto studiando in attesa che esca il concorso per entrare nelle Forze Armate. Sono specialista nello slalom e parteciperò alla Coppa Europa in Norvegia. Abbiamo iniziato a sciare insieme a mamma e papà durante le vacanze invernali, sinceramente all’inizio non ci piaceva per niente (ridono di gusto), poi gli allenatori si sono accorti che eravamo bravine e siamo entrate nello sci club, da qui abbiamo cominciato le gare di livello più alto che ci hanno consentito di essere selezionate per la Nazionale”.
Dunque conta solo il talento?
“Assolutamente no – la loro risposta è unanime – ci vuole tanto impegno e determinazione, anche in questi giorni, sebbene in ferie, dobbiamo mantenere alto il livello di allenamento atletico. Siamo rientrate dallo Stelvio, lì gli allenamenti cominciavano alle cinque del mattino, ora siamo nella fase della preparazione a secco, quella in palestra, con i pesi per oltre cinque ore al giorno. Non possiamo mai mollare, dobbiamo arrivare pronte per l’inverno quando dovremo affrontare le piste da sci”.
Cosa vi aspetta dopo questa vacanza?
“E’ in programma l’allenamento al coperto sulla pista “SnowWorld” di Landgraaf (in Olanda), insieme a noi Vera Tshurtschenthaler, Petra Unterholzner, Annette Belfrond, Sophie Mathiou, Sara Allemand, Celnas Haller, Alessia Guerinoni e Martina Piaggio, qui saremo seguite dai tecnici Angelo Wiess, Andrea Gabella e Stefano Canavese”.
E l’amore?
“Vuoi una risposta sincera? – mi chiedono – Quando fai sport al nostro livello non c’è tempo per l’amore, i nostri amici sono quelli della squadra, il nostro gruppo è la squadra. Trascorriamo più tempo fuori che in famiglia e quindi non è semplice avere un rapporto di coppia. La lontananza non si concilia con gli affetti stabili”.
Pentite di aver fatto questa scelta?
Non ci pensano un attimo e mi rispondono che non saprebbero fare a meno degli sci, anzi dopo gli infortuni che costringono alle pause forzate si comprende ancora di più che questa è la strada giusta.
“Siamo fortunate ad avere questa opportunità e dobbiamo sfruttare al massimo le nostre capacità finchè siamo così giovani. Non è solo una questione di fisico ma anche di concentrazione, di lucidità mentale, quando siamo davanti al cancelletto in attesa della partenza ci siamo solo noi e la pista, tutto il resto scompare”.
Obiettivi futuri?
Stiamo correndo per la Coppa Europa ma il nostro obiettivo è quello di partecipare alla Coppa del mondo. Io lo scorso anno ero stata selezionata per le gare della coppa del mondo – aggiunge Anita – forse non ero ancora pronta mentalmente e fisicamente, ho fatto molta fatica ma oggi invece, credo di aver fatto quel passo in avanti che mi mancava”.
Volete regalare una frase agli amici dell’Ordinario?
“Siamo tutti Stra-Ordinari, continuate a seguire i vostri sogni con tenacia e perseveranza, i risultati prima o poi arriveranno”.
Grazie ragazze e in bocca al lupo per il vostro futuro, noi vi seguiremo dagli schermi televisivi e faremo il tifo per voi.